In attesa di una nuova valanga d’oro, lo sci azzurro si gode quella d’argento. La sfilza di secondi posti che i nostri stranno conquistando sulle nevi di coppa del mondo è stata allungata oggi da Peter Fill, che si è trasformato in eccellente slalomista, lui discesista e supergigantista convinto, e con il nono tempo nella prova tra i paletti dopo il quarto in quella di discesa ha conquistato la piazza d’onore finale nella supercombinata di Wengen, alle spalle del campione locale Carlo Janka.
Al 26enne altoatesino, cugino di Denise Karbon, sono mancati solo 22 centesimi di secondo per ottenere una vittoria che sarebbe stata davvero storica: in questa disciplina infatti, la più trascurata dall’Italia (e non solo) dello sci, gli azzurri in coppa del mondo hanno vinto l’ultima volta con Gustav Thoeni nel 1977. Praticamente un’eternità. A questo punto è lecito sognare per la discesa di domani a Wengen, una delle più classiche, la più lunga del mondo sui massacranti 4.480 metri della pista del Lauberhorn. Proprio a Wengen Peter Fill nel gennaio 2006 conquistò il suo primo podio con un terzo posto anche allora in combinata. Ed a Wengen arrivò terzo l’anno successivo in discesa: in pratica con la pista austriaca ha fatto un abbonamento.
Per Fill insomma è arrivata la stagione del riscatto giusto alla vigilia dei mondiali di Val d’Isére: l’anno scorso l’azzurro ha pagato lo scarso feeling con gli sci. In primavera la decisione di cambiare materiale tecnico ed ecco ilo 2008-2009, cominciato alla grande con la vittoria nella discesa di Lake Louise, la prima e l’unica sinora conquistata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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