Come in un film Sembra di essere nelle «Vite degli altri»

Pagine e pagine di intercettazioni dove impazza il gossip giudiziario. Quello che stiamo vivendo in questi giorni con la pubblicazione delle carte sull’inchiesta legata alla presunta loggia P4, sembra proprio la trama di un film tedesco del 2006 ambientato negli anni precedenti la caduta del muro di Berlino. S’intitola «Le vite degli altri» e per chi non l’avesse visto, ecco un breve resoconto: nella Berlino Est dell’anno 1984, il capitano della Stasi Gerd Wiesler viene incaricato di spiare e tenere sotto controllo Georg Dreyman, famoso scrittore di teatro ritenuto non in linea con l’ideologia del regime. Wiesler è un uomo solo, senza una vita privata, e vive in un semplice appartamento di edilizia popolare arredato spartanamente: spiando la coppia di artisti, è introdotto nel mondo dell’arte e dello spirito libero. Novità che col tempo lo portano a sottrarsi sempre più all’incarico di trovare materiale compromettente sullo scrittore.

I suoi resoconti si fanno infatti via via sempre più irrilevanti, finché - quando Dreyman scrive un saggio sulla percentuale sorprendentemente alta di suicidi nella Ddr - Wiesler non fa nulla per ostacolarlo. Al contrario, protegge indirettamente Dreyman cercando di insabbiare l’intrigo il più a lungo possibile.

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