Appiano Gentile - Perché l’Inter dovrebbe cedere gratuitamente Nicolas Burdisso alla Roma e invece la Roma vende Julio Baptista all’Inter? Perché l’Inter non riesce a piazzare un beato nessuno pur avendo in rosa giocatori di eccellenza? Obinna non va a Napoli per una questione di diritti di immagine. Siccome si sente in debito con Moratti, Quaresma rifiuta il Genoa, ma è proprio perché si sente in debito con Moratti che dovrebbe catapultarsi a Genova. L’operazione Maxwell resta un piccolo mistero, Maicon vale 40 mln, il Cissokho del Porto ne sarebbe costati al Milan 15, come mai Maxwell solo 4,5? È possibile che Wesley Sneijder rifiuti 21 milioni di euro e un club dove al 27 del mese arriva su un treno svizzero il santo stipendio? Se si esclude l’operazione Ibrahimovic attribuita a stragrande maggioranza ai rapporti fra Laporta e Moratti, l’Inter in questi ultimi tre anni è riuscita a monetizzare solo con Martins e Grosso. Il resto sono stati prestiti con parte dell’ingaggio pagato da casa Moratti, oppure baratti.
Benvenuti nella settimana del derby sponda Inter, finalmente un tuffo nel passato, se ne sentiva la nostalgia. È bastato uno straccio di pareggio casalingo ed ecco che la gente va in giro a dire che l’Inter è nella parte destra della classifica, che quest’anno non gira e il Milan adesso è il favorito. Erano quattro anni che c’erano i taccuini pieni di magagne che non si potevano pubblicare perché regolarmente l’Inter nel weekend li faceva diventare carta straccia. Adesso si può: sapevate che il giovane Arnautovic sta finendo alla Roma? E che la Juventus ha fatto un sondaggio per Santon?
Poi c’è anche la verità assoluta: Moratti e Josè non si prendono neanche un po’, ultimo anno qui del portoghese, il preside si disinamora subito di chi gli ruba la vetrina, è già pronto Laurent Blanc, eventualmente Fabio Capello. Ciclo finito. Siamo tutti d’accordo, finalmente quest’anno l’Italia avrà un nuovo campione. Bisognava avvertire Gigi Simoni che ancora ieri ha insistito col dire che vede l’Inter favorita, anche nel derby. Un altro che ancora non ha capito è Diego Milito: «Siamo convinti di poter battere il Milan».
Ieri si è presentato solo, senza Josè, ma ha fatto e detto tutto bene tranne quella sua bizzarra ipotesi: «Avevamo il 90 per cento dei pronostici, è bastata una partita pareggiata per farci precipitare. Vi sbagliate, non siamo ancora riusciti a dimostrare quello che sappiamo fare». Non ha capito, è nuovo. Riportare la storia del campionato agli anni belli in cui l’Inter spendeva e perdeva è più affascinante. La prima parte è rimasta invariata, si lavora duro sulla seconda. Spiegatelo a Milito: «Io e Eto’o la coppia più forte del campionato? Non mi piace parlare di me. E poi c’è anche Balotelli, chi lo ha detto che la nostra è una coppia...i problemi li hanno gli altri, non noi».
Comunque ieri Sneijder era nell’ufficio di Florentino Perez con Soren Lerby e Jorge Valdano a trattare la sua buonuscita. Magari questa volta non gliela paga l’Inter. Con Florentino Perez no, qui l’Inter vince, dai.
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