La Finanza all’Ufficio Condono edilizio

Blitz della Guardia di Finanza, ieri mattina, all’Ufficio condono edilizio del Comune. Gli uomini delle Fiamme Gialle erano in cerca della documentazione relativa alle concessioni del complesso residenziale Le Terrazze del Presidente ad Acilia. A quanto pare non sarebbe stato trovato alcun documento utile per le indagini. Nell’ambito della stessa indagine furono indagati Alberto Rossi, dipendente della Gemma, distaccato all’Ufficio Condono del Comune di Roma e Marco Imbastaro, dirigente dello stesso ufficio.
«A quanto ne so io - ha spiegato l’assessore comunale all’Urbanistica Marco Corsini - l’attività delle Fiamme Gialle non è legata ad atti compiuti da questa amministrazione, ma solo a precedenti al 2006». «Dal 1 gennaio al 19 marzo 2010 sono state emesse 21mila pratiche di condono da contabilizzare. La macchina si è messa in moto e serve la collaborazione dei cittadini per l’ulteriore documentazione» ha aggiunto Corsini che ha fatto il punto della situazione su cosa è stato trovato nell’ufficio condono: «Oltre 260 mila pratiche ferme e divise nei condoni degli anni Ottanta, Novanta e Duemila e con la Gemma che andava avanti con un ritmo di 15 mila pratiche l’anno. Siamo passati da un fase di stasi a una di attività con scelte trasparenti».
L’assessore ha poi sottolineato come «è stata eliminata, con il nuovo contatto, la conflittualità con Gemma che impediva anche il pagamento dei suoi lavoratori impedendone il lavoro». Entrando nel merito del nuovo contratto, Corsini ha affermato che «non c’è alcun favoritismo. A fine dicembre scorso, con una delibera, abbiamo deciso un nuovo meccanismo contrattuale per superare la crisi di Gemma attraverso il pagamento di 5 milioni ogni 15 mila domande di condono. Da questa decisione abbiamo solo diviso il numero delle domande (7500) per effettuare i pagamenti che non avvengono per prestazioni non effettuate». Ecco perché secondo l’assessore «all’inizio dell’anno sono state realizzate 21 mila domande che, se pagate dai cittadini, porterebbero 10 milioni di entrate al Comune».
Numeri alla mano, l’ufficio condono fa sapere che tra gennaio e febbraio sono state analizzate 5 mila domande del condono del 1985, 3 mila del 1994, nessuna del 2003 mentre 5 mila sono risultati inammissibili. In giacenza ci sono circa 240 mila domande. A questo proposito Corsini ha detto: «Aver amministrato senza intervenire su questa vicenda significa avallare un condono senza che sia stata fatta una legge. Non è amministrare, non è rispettoso delle regole ne della città».

Altra questione, poi affrontata nella conferenza stampa è stata quella del 12 mila lettere inviate nei giorni scorsi dall’ufficio condono ad altrettanti romani che avevano presentato una domanda. Nelle lettere inviate si fa esplicita richiesta di fornire a Gemma ulteriori documentazioni entro 10 giorni.

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