Roma - "Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perchè fanno parte di un'unione e non di una famiglia servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità". E questo deve valere anche per le coppie omosessuali. Lo dice il leader di An, Gianfranco Fini, in un colloquio pubblicato dal settimanale l'Espresso. "Premesso che il diritto naturale e la Costituzione dicono che l'unica famiglia è quella fondata sul matrimonio - dice il leader di An - dobbiamo necessariamente prendere atto che nella nostra società ci sono forme di convivenza e di unione non assimilabili alle famiglie. La grande maggioranza degli italiani costruisce una famiglia, ma solo un ottuso può dire che non esistono altre realtà".
"Se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perchè fanno parte di un'unione e non di una famiglia - aggiunge Fini - servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Ma aspetto di vedere se davvero il governo presenterà questo disegno di legge. Ho molti dubbi che riesca a farlo". La legge, secondo il presidente di An, deve valere anche per i gay: "Naturalmente - sottolinea - quando parlo di persone mi riferisco a tutti".
Alla domanda dell'intervistatore che chiede se ripeterebbe oggi la frase sull'omosessuale che non può fare il maestro, Fini risponde: "Certamente, perchè parlai di omosessualità ostentata. Per un bambino il maestro deve essere una figura serena, equilibrata. La preferenza sessuale è un fatto privato. Direi la stessa cosa di un maestro che in classe si vantasse di essere Rocco Siffredi".
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