Andrea Nativi
da Milano
Raggiungerà i 15 miliardi di euro il valore della produzione di Finmeccanica nel 2008, secondo le previsioni di Pier Francesco Guarguaglini, presidente e amministratore delegato della società. Un traguardo che è stato e sarà ottenuto attraverso una combinazione di crescita organica e acquisizioni. Considerando che la società aveva un valore della produzione di 6,8 miliardi nel 2001, l'incremento è vertiginoso. Alcune delle recenti acquisizioni, come quella delle attività elettroniche militari britanniche acquistate da Bae Systems, devono ancora essere pienamente digerite e ci sono significativi margini di miglioramento in termini di redditività, ma nel contempo Finmeccanica continua a valutare opportunità per nuove acquisizioni, sia in Europa sia negli Usa, in particolare nel settore della elettronica della difesa. Secondo il cfo, Alessandro Pansa, la «potenza di fuoco» finanziaria utilizzabile è di quasi 2 miliardi di euro e anche se le aziende aerospaziali e della difesa appetibili sono costose, colloqui ed esplorazioni procedono in più direzioni. Anche negli Stati Uniti, dove già oggi Finmeccanica ha una presenza significativa, con quasi 3mila dipendenti, destinata ad aumentare. Leventuale successo in alcune gare militari in corso porterebbe a un rapido aumento, mentre le attività industriali già presenti potranno espandersi, per non parlare delle possibili acquisizioni e degli eventuali accordi organici, sia pure settoriali, con qualcuno dei prime contractor locali.
Nellimmediato lattenzione è concentrata su due gare: quella relativa alla fornitura di un nuovo elicottero da ricerca e soccorso allaeronautica statunitense, che vede AgustaWestland in corsa con Lockheed Martin, e quella per un aereo da trasporto militare, che impegna Alenia Aeronautica con L-3 e Boeing. Lesito della prima competizione sarà noto entro metà novembre, mentre la seconda è entrata da poco nella fase più calda, con la valutazione in volo dei candidati (il C-27J italiano e il C-295 di Eads). Le offerte finali saranno presentate a gennaio e tra fine febbraio e marzo arriverà il verdetto. Il mercato americano della difesa è quello più ricco del mondo e tutti i gruppi europei stanno cercando di conquistare un posto al sole.
E Finmeccanica ha diversi prodotti potenzialmente interessanti per il Pentagono: dalle artiglierie navali alle torrette per mezzi corazzati e blindati, dagli elicotteri ai sistemi a celle combustibili, dagli apparati elettronici ai velivoli di addestramento militare. Nel giro di pochi anni la società italiana si è creata un nome e una credibilità anche Oltreoceano.
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