Alla fine è Fiorentina di rigore: Jovetic la butta dentro dal dischetto, il vice Mutu è migliore di quello vero. Poi Dainelli si fa espellere, ma il derby di Toscana si colora di viola.
Prandelli si fa ingolosire dal Liverpool e fa turnover: fuori Gamberini, Jovetic e Marchionni. Il Livorno però morde le caviglie e pressa forte. La differenza è tutta in mezzo: Montolivo gioca a folate, Candreva è in vena e si mette in mostra (in tribuna Marcello Lippi). Tavano e Lucarelli passano il primo tempo a braccetto con i centrali Dainelli e Kroldrup: si sgomita e lo spettacolo è in sala dattesa. Il Gilardino del primo tempo regala una girata sbilenca e Mutu si accende soltanto con un tiro a giro fuori di un soffio. Vargas è più sveglio di Jorgensen. Però i viola sono in balia dellaltalena Frey. Prima un giro a vuoto, poi un volo dangelo su Pulzetti e altri due miracoli nella ripresa. Ma il Livorno non è il Barcellona e si può tirare il fiato.
Il riposo è un elisir per la Fiorentina. Dentro Marchionni e Zanetti e le cose cambiano: i cross arrivano e la regia è assicurata. Prandelli è tornato sui suoi passi. Il Liverpool può aspettare, cè lostacolo Livorno prima della sbornia da Champions.
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