Sugli immobili urbani gravano tributi di vario tipo: patrimoniale (sui quali è necessario soffermarsi più avanti in modo particolare), reddituale (lIrpef e relative addizionali comunali e regionali, nonché lIres); sui trasferimenti (Iva, imposta di registro, imposte ipotecaria e catastale, imposta sulle successioni e sulle donazioni). E il settore è poi colpito, direttamente o indirettamente, da unaltra serie di forme di imposizione: dallIrap alla tassa o tariffa sui rifiuti (con la maggiorazione Monti), dallimposta sostitutiva sui mutui al tributo provinciale per lambiente. Fino ad arrivare ai contributi ai Consorzi di bonifica.
Gli immobili urbani sono gli unici beni tassati su base patrimoniale, attraverso una serie di tributi: lImu e la stessa Irpef sulle «seconde case»; limposta di scopo comunale, unaddizionale alla vecchia Ici, di molto appesantita con il Governo Monti, attraverso la quale i Sindaci possono mettere in cantiere delle opere pubbliche e farsele finanziare al 100% da una sola categoria di contribuenti, quella dei proprietari di casa (in molti casi non votanti in quanto non residenti); limposta di scopo provinciale, unulteriore addizionale alla vecchia Ici introdotta con il federalismo fiscale, che potrà essere istituita anche per «particolari scopi istituzionali»...
*Presidente Confedilizia
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