Fisichella bocciato da papà Rosberg Massa promosso con lode da Todt

10 SCHUMI E LA FERRARI. Il voto non è nostro ma di monsieur Jean Todt: «A Michael do dieci». Chi osa ribattere alzi la mano.
9 MASSA E LA FERRARI. Vedi sopra. Todt: «Gli do 9».
8 ALONSO E LA RENAULT. Non ha sbagliato nulla. Ha fatto la pole, ha guidato la corsa fin dove ha potuto, poi, come da sua stessa ammissione, ha atteso pazientemente che la Ferrari e il tedesco ingordo scegliessero il momento del sorpasso. Stavolta non c’era nulla da fare.
7 ROSBERG E LA WILLIAMS-COSWORTH. Alla quinta gara in carriera, partire ultimo e arrivare settimo vale una vittoria. Soprattutto se per metà gara devi gestire un’autocisterna di benzina.
6 RAIKKONEN E LA MCLAREN. La sua corsa è da 7, quella della McLaren da 5. Il 6 ci sta tutto. «Ho fatto io l’unico sorpasso della gara? Francamente, sorpassare Button non mi pare un’impresa».
4 FISICHELLA E LA RENAULT. Patron Flavio Briatore gli ha fatto i complimenti per i punti portati al team. Lui ha concluso il week end come lo aveva iniziato: tormentato da Villeneuve più lento davanti a lui. Per Giancarlo non ha parole tenere l’ex iridato Keke Rosberg, papà di Nico: «Fisichella non ha mai provato a fare un sorpasso. Quando un pilota arriva a un minuto dal compagno è meglio che cambi mestiere e vada a pescare». Crudele.
6 BARRICHELLO E LA HONDA.

Sarebbe 8 per Rubens e 4 per la macchina, visto che da sempre il brasiliano frena con il piede destro, ma i giapponesi l’hanno costretto a usare l’altro piede. In un mondo regolato dai millesimi è come se l’avessero gambizzato. Per cui la sufficienza se la merita tutta.

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