A Fiuggi D’Alatri dirige il Family Festival

«Un festival che prova ad avere un pensiero dietro». Si presenta così il secondo Fiuggi Family Festival. Stesso posto, Fiuggi, anche se la cittadella si trasferisce nella più ricettiva Fonte Bonifacio VIII; stesse date: 25 luglio-1° agosto. Il «pensiero dietro», nel ricordo dell'ideatore Gianni Astrei, lo sintetizza il direttore Andrea Piersanti: «È paradossale che i principali festival siano concepiti esclusivamente per la comunità degli addetti ai lavori. Sono invece le famiglie a garantire incassi significativi ai campioni del botteghino». La famiglia, dunque, come bacino d'utenza commerciale, ma soprattutto come veicolo di cultura, conoscenza, crescita. Il festival, che sfodera anche Andreotti nel Comitato d'onore, non nasconde la sua impronta cattolica, e tuttavia invita a respingere ogni forma di contrapposizione ideologica. Lo conferma il presidente di giuria Alessandro D'Alatri (l'anno scorso era Avati): «Sulla famiglia c’è ancora molto da dire e da fare. Parlo di iniquità legislative mai sanate, anni fa ci ho fatto sopra un film, “Casomai”. Ma non solo. Il tema odierno è la figura del padre. Padri significa anche nonni, cioè un anello importante, che purtroppo va perdendosi, del processo educativo e della tradizione orale».

Assente giustificato per «impegni improrogabili», il ministro Bondi ricorda che il cinema «trasmette valori e modelli sempre più incisivi nella nostra società e dunque da tenere sotto attenzione», mentre Piersanti aggiunge: «L'idea del festival sta tutta nell'immagine dei genitori che escono dalla sala ragionando con i loro figli di ciò che hanno appena visto». Fitto il menù di anteprime («Era glaciale 3»), convegni («Lo spazio famiglia nei videogiochi»), omaggi («Giamburrasca»). Madrina della rassegna - e chi sennò? - Lorena Bianchetti.

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