A Fiumicino è far west Strappati gli avvisi sulla doppia tariffa

C’è chi ostacola la trasparenza E mentre i vigili romani multano quelli locali latitano

Marzio Fianese

All’aeroporto di Fiumicino è in atto una vera e propria guerra contro coloro i quali da mesi si stanno adoperando per cercare di riportare la legalità e la trasparenza in materia di taxi e di abusivismo. Da qualche giorno sono stranamente scomparsi dai muri persino i cartelli informativi bilingue, affissi una ventina di giorni fa, con i quali i turisti erano messi al corrente della doppia tariffa (40 euro euro quella richiesta dai tassisti romani, 60 euro per i taxi del comune di Fiumicino), per compiere lo stesso tragitto dallo scalo all’interno delle Mura Aureliane e viceversa. Una stranezza tutta romana nata dal fatto che i due Comuni non sono mai riusciti a trovare un accordo sull’applicazione di una tariffa unica. O meglio il Comune di Roma da due settimane a questa parte ha iniziato ad adottarla, ma senza dare nessuna via di scampo ai 38 tassisti con licenza rilasciata dal comune di Fiumicino, penalizzati dal fatto che non possono accogliere clienti al loro ritorno dalla capitale, trovandosi fuori dal territorio di appartenenza. Da qui è scaturita la diatriba che alla fine ha portato l’amministrazione locale a dotarsi di una tariffa propria, maggiorata di 20 euro rispetto a quella romana.
Inutile dire che nello scalo da qualche settimana a questa parte il caos regna sovrano, soprattutto quando sbarcano i turisti stranieri che a migliaia giungono in Italia per trascorrere le vacanze nella capitale o in crociera sul Mediterraneo. Del resto, provate voi a immaginare un addetto alle informazioni che tenta di spiegare a un turista americano o giapponese la storiella della guerra tra i due comuni, del taxi romano che costa 40 euro, 20 in più quello con il gonfalone del comune di Fiumicino. Il risultato ottenuto il più delle volte è quello di una scena da film comico con Totò. Come se non bastasse, gli unici cartelli scritti in italiano e in inglese affissi sui muri, appena fuori dall’aeroporto nel settore Arrivi che avvertivano i turisti della doppia tariffa sono stati strappati da qualche «furbo». Qualcuno che vuole si crei la confusione approfittandone per fare affari d’oro. E il far west intanto è tornato anche sul fronte dei controlli mirati a reprimere il fenomeno dell’abusivismo dei taxi.

Mentre le squadre di investigatori del Gruppo intervento traffico di Roma inviati dal prefetto Serra ogni giorno battono a tappeto l’aeroporto stilando decine di multe agli abusivi, tassisti e noleggiatori che tentano di procacciarsi i clienti, non si riesce a capire bene come mai gli agenti della Squadra Vetture del comune di Fiumicino lavorano saltuariamente e il più delle volte sono mandati a regolare i flussi di traffico nello scalo piuttosto che impiegati per combattere quel manipolo di balordi truffaldini.

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