Floccari illude l’Olimpico poi Hamsik pareggia il conto Reja: «Potevamo chiuderla»

Floccari illude l’Olimpico poi Hamsik pareggia il conto Reja: «Potevamo chiuderla»

Le partite del cuore possono anche non regalare emozioni. Reja sognava un finale diverso per la sua prima da ex contro il Napoli: l’1-1 dell’Olimpico, con gran gol di Floccari e risposta di Hamsik, non toglie dai guai la sua Lazio, a cui servivano i 3 punti per mettersi al sicuro dalla bolgia della retrocessione. Il pari con gli azzurri partenopei, che per la trasferta romana hanno scelto una mise rosso fuoco, di fatto rimanda a data da destinarsi le speranze per entrambe le squadre, scese in campo con obiettivi diversi: perché se i biancazzurri cercavano il successo per chiudere il discorso salvezza, i partenopei arrivavano per mettere un altro tassello verso l’inseguimento alla Champions. Ma i successi di Atalanta e Samp rendono meno tranquilli i sonni per entrambe, anche se salvezza e qualificazione europea restano aperte.
Eppure tante motivazioni non si sono tradotte in grinta e adrenalina sul campo: alla fine sul risultato non può recriminare nessuna delle due, il pari è giusto. Ma dopo i proclami della vigilia sull’asse Roma-Napoli, la sfida dell’Olimpico non può che essere deludente. Sul piano del risultato, per le ambizioni di classifica di entrambe, e anche su quello del gioco, il grande assente sul prato assolato dell’impianto capitolino.
Due formazioni speculari. Reja preferisce Rocchi a Zarate nel tandem d’attacco con Floccari, salvo poi effettuare la staffetta con il numero 10 argentino al primo del secondo tempo. Mazzarri lancia davanti il solito Lavezzi, con Hamsik e Quagliarella alle spalle: ma è soprattutto Zuniga a fare da motore, correndo, ideando e rendendosi pericoloso fino alla fine. Eppure è stata la Lazio a far credere di avere la partita in pugno: perchè dopo appena 4’ minuti Floccari ritrova confidenza col campo mettendo dentro di testa su un bel traversone di Mauri, quest’ultimo tra i pochi determinanti nelle fila biancocelesti. Infaticabile e pericoloso, il centrocampista è stato la spina nel fianco sulla fascia sinistra. Il Napoli, nonostante il ko iniziale, non reagisce alla grande: ci prova al 10’ con un’azione di Zuniga che azzarda il tiro angolatissimo, lo respinge Muslera e tenta ancora Lavezzi in rovesciata, ma la palla schizza alta. Non fallisce invece Hamsik che al 38’ sfrutta un passaggio di Quagliarella, con la difesa laziale sonnolenta, per fissare il pari. Nemmeno l’ingresso di Zarate scuote la Lazio: Reja, sciarpona biancoceleste intorno al collo, si sbraccia. Lo fa pure Mazzarri, in maniche di camicia. Ma nonostante la Lazio appaia più motivata e il Napoli decisamente meno brillante del solito, il risultato non cambia. La squadra di casa prova a reclamare il rigore al 16’ della ripresa, quando Brocchi va giù in area mentre cerca l’inserimento. Reja inserisce anche Cruz, il talismano, ma il risultato non cambia. Insomma alla fine Lazio e Napoli si sono accontentate. La Lazio ora deve sperare di fare bottino pieno a Bologna. Poi c’è il derby.


Alla fine Reja recrimina sul risultato: «Sono abbastanza soddisfatto della partita, ma Floccari ha avuto la possibilità di portarci sul 2-0. Se avesse segnato avremmo probabilmente vinto. Comunque nel secondo tempo i miei hanno lascito troppo spazio al Napoli».

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