Secondo laccusa avrebbe palpeggiato quattro ragazzine toccandosi nelle parti intime mentre le confessava in chiesa. Don Nicolangelo Rossi, 79 anni, beneventano e fino al dicembre 2006 parroco della chiesa del Sacro Cuore al rione Candelaro di Foggia, dovrà comparire dinanzi al gup del Tribunale foggiano Antonio Diella. Ludienza è stata fissata per il 19 maggio prossimo dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Vincenzo Maria Bafundi con lipotesi di reato di violenza sessuale su minori. Altra benzina sul fuoco della polemica sulla pedofilia in chiesa.
Don Nicolangelo venne arrestato nel maggio 2007 dalla Squadra mobile di Foggia e posto agli arresti domiciliari; ora è libero. Lui si è sempre dichiarato innocente, così come ha ribadito anche ieri allAnsa il suo difensore di fiducia, lavvocato Franco Ventarola: «Sono accuse vaghe ed evanescenti. Se ci fosse la prova della sua colpevolezza, probabilmente avrei tentato un onorevole patteggiamento».
Il caso è tornato alla ribalta proprio quando la Chiesa cattolica è investita da centinaia di segnalazioni su presunti casi di pedofilia che coinvolgono sacerdoti. «È un momento particolarmente difficile» ha aggiunto il legale. «Che ci possano essere dei casi di pedofilia da parte dei sacerdoti, non cè dubbio, ma che si voglia fare di tutta lerba un fascio, non mi pare giusto. Questo è un caso a sé».
Non la pensano così i legali delle presunte vittime. La prima denuncia venne sporta dai genitori di una bimba di dieci anni nellagosto del 2006, facendo così avviare le indagini della polizia. Il legale della famiglia, Michele Vaira, parlò allepoca di molestie sessuali che la bambina avrebbe subito dal sacerdote durante la confessione. Secondo la denuncia, il sacerdote avrebbe toccato la bambina nelle zone «erogene». Per i sacerdoti che operavano alla chiesa del Sacro cuore pare si sarebbe trattato di segni daffetto male interpretati, ma «i gesti di affetto non si dimostrano così» precisò Vaira.
Dopo quella denuncia, la polizia durante le indagini avrebbe raccolto elementi su altri tre presunti casi di molestie sessuali sempre ai danni di bambine, mai comunque denunciati, di cui si sarebbe reso protagonista don Nicolangelo nella sua parrocchia. Ora lanziano prete è chiamato a dimostrare la sua innocenza dinanzi ad un giudice.
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