Sarajevo - La notizia dell'arresto di Radovan Karadzic si è diffusa come un lampo questa notte a Sarajevo e centinaia di persone sono scese per strada a festeggiare con i clacson delle auto e mortaretti. Si sono viste scene di giubilo con ragazzi che a torso nudo sotto la pioggia sventolavano le magliette come in una festa per una vittoria calcistica. "Non ci credevamo più, è la notizia più bella", dice Edina, di 25 anni, facendo un passo di danza con i suoi amici. La radio e la televisione, intanto, da un'ora trasmettono i discorsi pronunciati da Karadzic durante la guerra quando da leader dei serbo bosniaci ordinava alle artiglierie di aprire il fuoco contro croati e musulmani. Viene diffuso anche un discorso di Ratko Mladic, tuttora in fuga, appena entrato a Srebrenica in cui affermava: "Questa è la Srebrenica serba, è il nostro dono al popolo serbo". Sarajevo, città sotto assedio dall'aprile del '92 al novembre del 1995, ha avuto 12.000 morti dei quali 1.500 bambini.
"Finalmente giustizia è stata fatta" Ciò che è accaduto questa sera dimostra che un criminale non può nascondersi per sempre. Ora si troverà di fronte ai suoi crimini". Lo ha dichiarato questa sera a Sarajevo Kada Hotic, una delle rappresentanti dell'associazione della madri di Srebrenica.
Le donne, mogli madri e figlie degli otto mila uomini uccisi nel 1995 a Srebrenica, da 13 anni l'11 di ogni mese, hanno manifestato in piazza, portando le fotografie e i nomi ricamati dei loro congiunti, chiedendo l'arresto di Karadzic e dell'allora comandante militare Ratko Mladic.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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