Per la Fondazione l’ok del Tesoro a non calare in Mps

da Milano

La fondazione Monte dei Paschi di Siena ha ottenuto - secondo l’agenzia Radiocor - il via libera, senza condizioni, da parte del Tesoro alla sottoscrizione dell’aumento di capitale della banca Mps. L’ente senese punta a sottoscrivere l’intero pro quota dell’aumento da 5 miliardi che la banca si appresta a varare per finanziare l’acquisto di Antonveneta. Per la fondazione si tratterebbe di un impegno finanziario da 2,95 miliardi. L’intenzione di non diluire la quota del 58,5% del capitale complessivo detenuta nella banca è stata annunciata il mese scorso dal presidente della fondazione Gabriello Mancini. L’istituzione ha una liquidità di 4 miliardi e sta studiando quale sia la soluzione più conveniente per mobilizzare altre risorse. L’esborso riguarderà per 2,45 miliardi la quota del 49% in azioni ordinarie e per altri 500 milioni il pacchetto delle azioni privilegiate.

La sottoscrizione dell’intero pro quota interromperà, tuttavia, il percorso di progressiva diversificazione del patrimonio rispetto alla partecipazione bancaria attuato dalla fondazione in questi anni: il peso della banca sul patrimonio risalirà infatti all’80%. Ma con il via libera senza condizioni, c’è un implicito riconoscimento che l’eventuale diluizione, in una fase in cui il titolo tratta a sconto, equivarrebbe ad un impoverimento per la fondazione.

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