Fondazione Ugo Spirito Vincenzi presenta il romanzo «Verso Costantinopoli»

Eroi dimenticati tra le pieghe della storia, spesso rinnegati. Sono i protagonisti dell’epoca bizantina che, in secoli oscuri, difesero i valori dell’Occidente dalle mura di Costantinopoli, contro i barbari e gli stessi intrighi di palazzo che resero celebri quei tempi. É a loro, coraggiosi condottieri e ambiziose regine, giovani monarchi e anziani capi religiosi, che è dedicato il romanzo di Stefano Vincenzi. Verso Costantinopoli (ed. Romagraf, distribuito da Mondadori) sarà presentato oggi alla fondazione Ugo Spirito dall’autore e da Giuseppe Parlato, rettore dell’università Pio V e docente di storia contemporanea. È il primo romanzo di Vincenzi che, come uomo di finanza (responsabile Compliance di Mediobanca), ha già scritto libri come Mercato finanziario e Market abuse (Bancaria ed.). Siamo all’epoca dei Longobardi e di Carlo Magno, ma i riflettori si accendono su uno scenario spesso trascurato: quello dell’Impero d’Oriente, della corte di Costantinopoli, città più ricca, bella e popolosa della cristianità. Sale sul trono un ragazzo, Costantino VII. «Sarà un grande imperatore», dice di lui il leggendario condottiero Romano Lecapeno.

Ma è ancora troppo giovane per contrastare la «crisi bulgara» e Romano ne sarà il grande difensore, mediando tra le mire politiche dell’astuta madre, l’imperatrice Zoe e le arti del patriarca Nicola Mistico, il Richelieu di Bisanzio, prima di arrivare anche lui al soglio imperiale. Indagare in queste intricate vicende è per Vincenzi un modo per risalire alle origini della nostra civiltà e riabilitare eroi sconosciuti che la difesero.

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