Anna Ladisa
Sono nate negli anni 90, sostanzialmente come eredi dellattività filantropica che fin dai secoli scorsi svolgevano le casse di risparmio e le banche del monte. Ora le fondazioni bancarie sono 88 e sono presenti prevalentemente nel Nord e nel Centro Italia. Sono enti non profit, privati, dotati di piena autonomia statutaria e gestionale, che perseguono scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, intervenendo nella vita sociale ed economica del Paese sia in quanto soggetti filantropici, sia nella loro veste di importanti investitori istituzionali.
La loro attività filantropica è indirizzata a una molteplicità di settori dinteresse collettivo. In base allultimo bilancio di sistema, le fondazioni hanno distribuito nel 2004 la somma di 1.275 milioni (+12% sul 2003): il 32,2% destinato ad arte, attività e beni culturali; il 13,2% a volontariato, filantropia e beneficenza; l11,8% a iniziative di educazione, istruzione e formazione; l11,5% a favore della salute pubblica; il 10,7% a programmi di assistenza sociale; il 10,3% alla ricerca; il 6,2% per lo sviluppo locale. Con uno stacco notevole seguono gli altri settori, che hanno un peso complessivo del 4,1% sugli importi erogati; tra essi si segnalano protezione e qualità ambientale, sport e ricreazione, famiglia e valori connessi. Le erogazioni a «pioggia» non contraddistinguono lattività delle fondazioni. Infatti, le erogazioni sotto 5mila euro rappresentando il 45% del numero di iniziative, ma pesano solo per il 2% sullerogato; al contrario, i progetti sopra 100mila euro pesano per il 75% e, allinterno di questi, quelli sopra 500mila euro fanno il 47% del totale ed evidenziano un progressivo spostamento delle fondazioni verso progetti sempre più complessi, impegnativi e - spesso - attuati in partnerariato con altri soggetti. I settori nei quali nel 2004 le fondazioni sono state presenti in maggior numero sono «arte, attività e beni culturali» e «volontariato, filantropia e beneficenza» (tutte le 88 fondazioni), «educazione, istruzione e formazione» (85), salute pubblica (77), ricerca (61), assistenza sociale (67). Degli interventi beneficiano soprattutto i soggetti privati, con il 59,1% degli importi donati, e tra questi in particolare fondazioni, associazioni e organizzazioni del volontariato. Mentre tra i soggetti pubblici, a cui va il resto, i maggiori destinatari sono gli enti locali, con il 23,2% del totale delle erogazioni.
Nella destinazione delle donazioni le fondazioni privilegiano la regione di appartenenza, a cui va l82,5% degli importi. Poiché, come detto, per ragioni storiche le fondazioni di origine bancaria sono prevalentemente presenti nel Nord e nel Centro, è a questi territori che va la maggior parte delle erogazioni. Al Nord e al Centro Italia vanno rispettivamente il 70,8% e il 25,3% delle risorse erogate, mentre al Sud e Isole va il 3,9%: un dato contenuto, peraltro in crescita rispetto al passato grazie anche a iniziative di riequilibrio, come il Progetto Sviluppo Sud, promosse dallAcri, lassociazione che rappresenta collettivamente il settore presieduta da Giuseppe Guzzetti.
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