Forrest avvelena Piccirillo Lo spedisce ko e in barella

Continua la saga delle illusioni perdute della boxe italiana. La via americana è sempre molto dura, difficile, piena di sofferenze per i nostri pugili. Così è stato anche per Michele Piccirillo che si dev’essere sentito all’improvviso invecchiato. Vernon Forrest «La vipera», solo un anno meno di lui (36 contro 37), ha usato tutto il suo veleno, dimostrato classe, potenza, superiorità fisica in ogni momento del match durato 11 round. L’italiano ha subito tre atterramenti, l’ultimo il più devastante, non solo per la precisione del destro alla sua mascella, ma anche per la complicazione alla caviglia destra che si è malamente piegata mentre cadeva. Impossibile stare in piedi. Portato in barella negli spogliatoi, Piccirillo è finito in ospedale.
Verdetto di ko tecnico, giudici con otto punti di vantaggio per il campione americano dei medi jr. (Wbc) che, nel Foxwood casino di Mashantucket, ha ritrovato colpi di nobiltà, dimostrato di possedere boxe più potente, colpi più precisi, insomma di essere un gradino sopra all’avversario.

Superiorità dimostrata rifilando tre atterramenti, nella 6ª, nella 9ª e nell’11ª ripresa. Alla fine Forrest si è dato un «6+ perché ho preso troppi colpi». Segnale di un perfezionismo da campione. A Piccirillo resta solo l’onore del coraggio.

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