«Il 9 aprile saremo a un bivio» tuona il senatore azzurro Luigi Grillo davanti alla platea di giovani e meno giovani di Forza Italia che presidiano il point di via De Gaspari. Lincontro, cui prendono parte anche i candidati al parlamento Monica Magnani e Andrea Bruni oltre al consigliere regionale Matteo Rosso e a Fabrizio Moro, entra nel vivo quando Grillo, sollecitato dal caporedattore del Giornale Massimiliano Lussana nellabituale veste di moderatore-provocatore, spiega i motivi di unaffermazione tanto impegnativa: «Col nostro voto dovremo scegliere - sottolinea - se vogliamo continuare a far crescere lItalia, come ha fatto, e bene, il governo di Silvio Berlusconi in questi anni, oppure rassegnarci a troncare il cambiamento e scivolare inesorabilmente da Paese industrializzato a Paese sottosviluppato». Rincara subito la dose Lussana, nel ricordare come «le ormai imminenti elezioni siano un vero e proprio referendum, fra due sistemi opposti: quello che promuove lItalia che produce, e quello, nettamente antitetico, che promuove lItalia che consuma». Ne conviene la figlia dellex presidente della Regione e del Consorzio autonomo del porto scomparso di recente: Monica Magnani si è decisa ad accettare linserimento in lista per Forza Italia «per spirito di servizio, per raccogliere in qualche modo, ma soprattutto con coerenza, il testimone di papà, e anche per testimoniare limpegno a contribuire alla costruzione di una società moderna, tecnologicamente avanzata. È il momento di lottare - conclude Monica - per affermare la libertà, e per esprimere concretamente la scelta fra vivere e sopravvivere».
Insiste nel concetto l'imprenditore Bruni, titolare di «Berti», anchegli nella lista azzurra per il parlamento: «Bisogna difendere leconomia sana, rimboccarsi le maniche, e produrre. Il mondo in questi anni è cambiato completamente, non possiamo ragionare come nei decenni precedenti. È totalmente sbagliata la ricetta di Prodi e della coalizione di centrosinistra». Interviene ancora Lussana: «Se vince il professore, si porta in parlamento 130 deputati che si richiamano ai noglobal, su un totale di 340 eletti. A quel punto, dove credete che andrà a finire lItalia?». Risposta fin troppo facile: «E allora - riattacca Grillo - dobbiamo mantenere il Paese nelleconomia occidentale, assecondarne lo sviluppo, anche perché lItalia ha potenzialità enormi. Dobbiamo completare il cammino delle grandi infrastrutture, produrre ricchezza, dare un futuro ai giovani. Il futuro dei giovani - conclude - è il futuro del Paese». E proprio a proposito di infrastrutture, il capogruppo di Forza Italia in Regione, Luigi Morgillo, completa il quadro, e precisa a proposito del raddoppio ferroviario della tratta Andora-Finale Ligure: «Non cè stato nessuno scippo di finanziamenti, come asserisce il diessino Graziano Mazzarello.
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