Intimidazione o atto dimostrativo? Comunque cattivo gusto nelle tre scatole con dentro altrettante bambole ricoperte di sangue e frattaglie, recapitate, ieri mattina, ad altrettante redazioni giornalistiche di Palermo: quelle dellagenzia Ansa e del quotidiano «La Sicilia» - site nello stesso stabile in via Emerico Amari, al secondo e al quarto piano - e la redazione dellagenzia AdnKronos, in via Principe di Villafranca. Le scatole, contenenti anche una lettera con su scritto «siamo di fronte a un genocidio legalizzato», non erano anonime. Il mittente, infatti, era la locale sede di Forza Nuova. Che per bocca del suo coordinatore regionale, Giuseppe Provenzale, ha confermato in pieno: «Si tratta di uniniziativa choc per protestare contro la legge sullaborto». Lo stesso Provenzale e un altro militante di Forza Nuova, Massimiliano Ursino, sono stati ascoltati dai carabinieri, mentre la procura ha aperto uninchiesta.
Solidarietà bipartisan alle tre redazioni siciliane nel mirino. Messaggi sono arrivati dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, dal sottosegretario allEditoria Paolo Bonaiuti e dalla Federazione della stampa.
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