Cronache

Fracas corre dai box al palazzo comunale

Franco Crosiglia

Da presidente del comitato contro i box a candidato sindaco di Bogliasco. Serafino Fracas, che lo scorso anno ha guidato una vera sollevazione popolare contro la costruzione di un autosilo sotto la scuola (in una zona pericolosa dal punto di vista idrogeologico, secondo gli esperti), lancia la sfida alle storiche liste locali e punta, alle prossime amministrative, alla massima carica cittadina con la lista civica «Con la gente di Bogliasco». Un impresa volta a «evitare che in futuro si ripetano gli errori del passato, e che scelte importanti per il paese vengano prese dai partiti senza la preventiva consultazione dei cittadini», spiega Fracas.
Un obiettivo non facile vista la situazione politica di Bogliasco con quattro candidati che si danno battaglia in un tutti contro tutti. Da una parte ci sono le storiche liste di centro destra (con Adelio Peruzzi, il rinomato gelataio già due volte sindaco e attuale vicesindaco uscente, a capo della lista «Peruzzi per la gente») e di centrosinistra (con l'«Unione per Bogliasco» di Luca Pastorino). Dall'altra, oltre alla squadra di Fracas c'è la lista di Gisella Dapueto che, pur con un trascorso da diessina, viene anch'essa dalle fila del comitato. Fracas dalla sua ha il fatto che del comitato è stato per oltre un anno non solo il presidente, ma anche il simbolo di una battaglia (contro l'intero Consiglio comunale, visto che la decisione di costruire i box sotto la scuola era stata votata sia dalla maggioranza sia dall'opposizione) sostenuta da 1200 firme (su circa 4000 elettori) e conclusa vittoriosamente con la sospensione dei lavori sine die.
In ogni caso Fracas un primo successo lo ha già ottenuto, secondo Gianfranco Pasquini - professore di scienza politica presso l'università di Bologna che ha già avuto modo di studiare i rapporti che intercorrono tra comitati e mondo della politica -: «È riuscito a imporsi come concreta alternativa di governo locale. Una situazione improponibile - spiega il politologo - in quei territori in cui i partiti sono forti. Come in Emilia Romagna e in Toscana dove i Ds sono abilissimi a permettere la formazione di comitati che creano un consenso che viene poi incassato dal partito in cambio di vantaggi politici per i membri del comitato stesso».
Un'operazione che è stata tentata anche a Bogliasco, ma senza successo: «Persone della lista di Pastorino ci sono venute a cercare prima della presentazione delle liste. Ma solo per eliminarci. Non hanno capito che attraverso il comitato ci è venuta voglia di fare politica. Ma quella vera, condivisa. Non quella delle poltrone», dice Manlio Baudinelli, medico chirurgo, della lista di Fracas insieme a Alessandro Cami, Luciano Musso, Roberto Ferrero, Nicola Franco, Raffaella Turco, Giovanni Conti, Gianfranco Verrando, Roberto Olivieri, Mauro Pili, Angela Guido, Enrico Castricini, Raffaella Divizia, Claudio La Chiesa, Gaetano Bellotta e Marco Crovetto. Tutti nomi ben conosciuti a Bogliasco. «Tutti pronti a realizzare il programma della nostra lista insieme ai cittadini e per il bene della collettività», assicura Fracas.
A questo punto «si tratta di vedere - spiega Pasquino - se quelle persone provenienti dal comitato riusciranno a perseguire una politica complessa e generale e a convincere l'elettorato. Se ci riusciranno vorrà dire che i gruppi politici e i partiti locali non avevano capito che cosa era veramente rilevante per la gente».


Come a dire: ora la parola passa ai cittadini.

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