Eleonora Barbieri
Andrea e Matteo sono sempre dei classici, ma rimangono qualche gradino più indietro, rispettivamente al terzo e quarto posto. I nomi preferiti dai genitori italiani per i maschietti di casa sono infatti quelli di Totti e Del Piero, che sono toccati in sorte a ventimila bambini nati nel 2004.
Diecimila e quattrocento Francesco, novemila e cinquecento Alessandro, su un totale di 284mila nuovi registrati allanagrafe. Sullaltro fronte, invece, il nome più amato è Giulia (ricevuto in sorte dal 4,5% delle bimbe, ovvero 12mila su un totale di 269mila femminucce) seguito da Martina, Chiara e Sara. Nomi classici, ma non troppo: Vincenzo, Nicola e Stefano si trovano relegati fra il ventottesimo e il ventinovesimo posto come, in parallelo, le piccole Maria, Emma e Laura.
I dati - riferiti al 2004 - sono stati resi noti dallIstat nellambito dellindagine appena pubblicata sulla natalità e la fecondità della popolazione residente in Italia. Il risultato è che, su 30mila nomi possibili, le mamme e i papà del Paese si concentrano soltanto sui primi trenta della classifica che, da soli, coprono il 50% dei nomi maschili e il 45% di quelli femminili scelti per i propri bebè. Quindi, oltre ai quattro da record, fra i primi dieci compaiono Lorenzo, Luca, Mattia, Simone, Davide e Marco per i bambini e, per le bimbe, Alessia, Francesca, Sofia, Giorgia, Elisa e Alice. Poi, la fantasia dei neogenitori italiani sembra declinare. La scelta - sottolinea lIstat - è in parte legata alla cultura, alla religione (nomi di santi, di patroni) e alle tradizioni del territorio, ma dallanalisi emerge comunque una forte concentrazione, indipendentemente dalle realtà locali. Francesco, ad esempio, è diffuso soprattutto al Centro-Sud ed è il nome più popolare in 5 regioni, seguito da Matteo, che domina al Nord e da Lorenzo, prevalente nel Centro Italia e nella provincia di Bolzano. Il record è in Calabria, dove vengono chiamati Francesco quasi 6 bambini su 100, rispetto a una media italiana del 3,6%. Per quanto riguarda le bambine, Giulia è il più frequente in ben 14 regioni, più Bolzano. In particolare, la più alta concentrazione si registra in Lazio e Toscana, con una percentuale del 6% rispetto al 4,5% della media nazionale. La scelta, per i maschietti, appare più legata alla tradizione regionale: Antonio è ancora il nome più diffuso in Molise e Campania e Giuseppe è il preferito in Sicilia ma, su scala nazionale, sono ormai in quattrodicesima e dodicesima posizione. Per le bambine, invece, la differenza territoriale è meno marcata: Francesca e Martina, i nomi più comuni al Sud, sono molto amati in tutto il Paese. Per le femmine leccezione è Trento, dove il nome più comune è Anna, che occupa il dodicesimo posto nella graduatoria generale, preceduta da Aurora e seguita da Giada.
Nomi meno «istituzionali», ma non certo stravaganti: niente di paragonabile a «Nevaeh», ovvero Heaven, «paradiso», al contrario. Nel 99 ne esistevano solo otto, nel 2005, secondo i dati pubblicati dal New York Times, è diventato il settantesimo nome più diffuso dAmerica. In attesa di «Lleh» per i maschietti, linferno alla rovescia.
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