Francia, bimbo ucciso in strada con 44 coltellate

Delitto choc a Lagnieu, vicino a Lione. Il corpo del ragazzino, 11 anni, è stato ritrovato dopo mezzanotte in una via buia. Si era pensato all’aggressione di un cane. Invece si cerca l'assassino

Francia, bimbo ucciso in strada con 44 coltellate

Parigi - «Un brutto incontro» è la spiegazione numero uno degli inquirenti francesi, che stanno passando al setaccio il villaggio di Lagnieu (seimila abitanti), nella regione di Lione, dove lunedì sera un ragazzo di 11 anni, Valentin, è stato assassinato con 44 coltellate in mezzo alla strada, a pochi passi da casa, in una via stretta e buia. Ma si indaga anche all’interno della famiglia del ragazzo: ieri sono stati interrogati a lungo la madre e il convivente. Sotto esame, in particolare, le auto della madre e del padre. E si cerca anche un documento, una traccia lasciata da Valentin in casa, per capire se conoscesse il suo assassino.

Un delitto atroce, tanto più che la giovanissima vittima non è morta immediatamente. Ha potuto muoversi per qualche metro, cercando aiuto in una località di campagna in cui nessuno ha captato quel disperato Sos. L’ha ritrovato, dopo mezzanotte, un vicino di casa, lo stesso a cui aveva chiesto in prestito la bici e che ieri è stato ascoltato dagli agenti. I cinquanta gendarmi, giunti a Lagnieu per cercare la verità, hanno scoperto una traccia che potrebbe rivelarsi decisiva: gocce di sangue in una strada centrale del villaggio, lungo il marciapiede e sulle vetrine di alcuni negozi, come la farmacia.

Potrebbero essere le tracce lasciate dall’assassino, oppure il ragazzo potrebbe essere stato ucciso altrove e poi trascinato nella via buia. Ma Valentin potrebbe essere riuscito a ferire l’assassino (aveva tagli profondi anche alle mani) e adesso quelle impronte sarebbero decisive. Il procuratore della Repubblica di Bourg-en-Bress, che ha in mano il dossier, promette che i risultati completi dei reperti ematici saranno resi noti al più presto. Forse oggi.

Una parte dei gendarmi passa ore e ore a interrogare gli abitanti, per sapere se qualcosa di strano sia stato notato e per ricostruire le abitudini di Valentin. Il ragazzo adorava la bicicletta. Abitava con la famiglia (ma padre e madre stanno divorziando) a dieci chilometri da Lagnieu, ma percorreva volentieri questo tragitto sui pedali, da solo o con gli amici. Lunedì pomeriggio Valentin era ospite del nuovo compagno di sua mamma, che abita proprio vicino alla via dove è stato ritrovato il corpo martoriato del ragazzo. L’altra sera giocava in strada con gli amici, poi si è allontanato da solo, in bici. Il corpo è stato rinvenuto in una pozza di sangue. La bicicletta era ancora accanto a lui. La prima sensazione delle persone accorse sul posto è stata quella dell’aggressione da parte di un cane feroce. L’autopsia ha però cancellato ogni dubbio: Valentin è stato martirizzato da una quarantina di coltellate, alcune profonde dieci centimetri. Eppure nessun colpo è stato in sé mortale. Valentin è morto dissanguato.

In alternativa all’ipotesi del «brutto incontro» c’è la possibile spiegazione della follia e di uno scatto d’odio all’interno della famiglia. Ieri sera è stata effettuata una perquisizione nella casa in cui Valentin ha vissuto a lungo con ambedue i genitori. La casa in cui ormai solo suo padre sembrava destinato a continuare a risiedere.

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