Parigi - In Francia è sciopero generale, ma non troppo. Nel senso che l'adesione alla protesta contro le politiche di rigore del governo non è altissima, nonostante i sindacati parlino di più di un milione di persone in piazza. Sfuma così il "giovedì nero" che avrebbe dovuto mettere in ginocchio il Paese. E il presidente Sarkozy tira un sospiro di sollievo. Lo sciopero di oggi, infatti, era il primo test sul campo per verificare l'apprezzamento, o meno, delle politiche economiche e sociali del governo. Non a caso il Partito socialista francese ha cavalcato fino in fondo la protesta.
Scuole, poste e ferrovie Doveva esservi il punto di massima adesione, in teoria; ma sono più o meno la metà gli insegnanti che non si sono presentati in classe, alle poste è assente un quarto dei dipendenti, così come il 40 percento dei ferrovieri.
Metropolitane Quasi normale la situazione di metropolitane e autobus a Parigi, mentre i dipendenti della linea di treno della banlieue RER B aderiscono al 100 percento.
Aerei Ritardi per il traffico aereo con il 12 percento dei voli annullati a Roissy-Charles de Gaulle ed il 35 percento a Orly e gravi problemi per chi deve raggiungere la capitale con i treni regionali.
Cortei alla Bastiglia Una folla di manifestanti si è riunita nella piazza della Bastiglia a Parigi, il corteo poi si è mosso in direzione della piazza della Republique e poi dell’Opera. In totale 200 cortei sono attesi oggi in tutta la Francia per manifestare in difesa del potere d’acquisto e degli stipendi.
I sindacati: un milione in piazza Lo sciopero generale voluto dai sindacati francesi ha già portato oltre "un milione di persone" in piazza e - dicono i dirigenti sindacale - si tratta di una delle più grandi proteste di piazza degli ultimi venti anni. Alla partenza del corteo di Parigi, nel primo pomeriggio, Bernard Thibault della Cgt ha osservato che con un "milione e oltre di persone in piazza" siamo a livelli altissimi di adesione all’agitazione.
Jean-Claude Mailly, del sindacato Fo, ha osservato che davanti "a una simile mobilitazione il governo sarebbe irresponsabile a non rispondere" mentre per François Chereque, della Cpe, "ora tocca al governo fare le sue mosse e interveire con misure concrete per i salariati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.