Egregio Direttore,
per il rispetto della verità di nuovo denunciamo come vengono presentate dal suo giornale le cifre del vitalizio al lordo e non al netto: il che significa una riduzione in base direttamente alle aliquote Irpef, e non solo, che in alcuni casi raggiunge il 43% di quanto percepito realmente. Così depurate, le somme al netto non costituiscono certo somme da scandalo se rapportate ai tanti sistemi pensionistici nel pubblico e nel privato di gran lunga superiori. Tanto che Lei stesso, nel fondo del 29 maggio, le ha definite non certo «da nababbi» e rilevato come gli ex parlamentari «tanto privilegiati poi non sono». Quanto a me personalmente, chiamato in causa in data 30 maggio nellarticolo di Francesco Cramer, Le faccio rilevare come esso contenga due plateali falsità. La prima è costituita dallaffermazione di un mio supposto intervento sul presidente del Consiglio. Non ho mai scritto, né avrei avuto titolo per rivolgermi a Berlusconi «per lamentare e scongiurare il colpo di scure in nome di una solidarietà di palazzo». La seconda è costituita da una deformazione dei fatti: è pur vero che mi sono rivolto al sottosegretario Gianni Letta in tempi diversi solo a seguito di una lettera dello stesso a me rivolta, con cui si congratulava con la nostra iniziativa di avere, per effetto di un nostro sondaggio interno, posto al servizio dellamministrazione dello Stato circa 300 parlamentari che erano e sono pronti a rendere consulenze e pareri gratuitamente per favorire una riduzione dei costi della politica, rappresentata anche dalla miriade di «consulenze doro». Questa iniziativa non aveva alcuna attinenza con i colpi di scure o le discriminazioni «lamentate», del tutto estranee alla scelta compiuta. Siamo convinti che resti una valida proposta che meriterebbe da parte del Suo giornale un apprezzamento e lauspicio di una concreta applicazione della stessa, così come lha valutata il sottosegretario Letta «una dimostrazione della dedizione alle istituzioni, e lalto senso dello Stato posseduto dagli ex parlamentari».
Gentile onorevole Coccia, prendiamo atto delle sue precisazioni che contengono anche delle conferme: gli ex parlamentari continuano a percepire una rendita; gli ex parlamentari continuano a percepire benefit per i propri viaggi.
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