(...) Ieri mattina doveva essere la festa di tutti. I ragazzi della Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl, aveva organizzato in piazza Rocca a Loano un banchetto che fin dalle 9 del mattino distribuiva bandierine e spillette tricolori ai passanti. Alle 11 poi è iniziata la cerimonia ufficiale davanti al Monumento ai Caduti e lì si è presentata anche una delegazione dei giovani del Pdl, con la bandiera a testimoniare la loro voglia di presenza e lomaggio del partito allunità dItalia.
Quando sulla piazza sono riecheggiate le note del «silenzio», un gruppetto di persone ha iniziato a contestare rumorosamente lesponente della Giovane Italia. Stessa cosa anche durante «lonore ai caduti», a conferma del rispetto che certe persone nutrono davvero per chi ha fatto lItalia. Finita la manifestazione, laggressione è stata completata con il tentativo di strappare la bandiera e di arrivare alle mani. In soccorso di Marco Ghisolfo, portabandiera dei giovani azzurri, sono arrivati alcuni presenti tra cui il consigliere comunale Pdl Giovanni Battista Cepollina e alcuni rappresentanti delle forze dellordine. Il tutto sotto gli occhi di autorevoli esponenti del centrosinistra che non sono intervenuti neppure per stigmatizzare unaggressione alla quale hanno partecipato attivisti del loro stesso schieramento.
«Cera Nino Miceli, capogruppo Pd in Regione - conferma il sindaco di Loano e presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza - Ho formalmente chiesto a lui di prendere le distanze dagli aggressori. Spero ancora che lo faccia. Non vedo come si possa tener fuori da una giornata di festa i rappresentanti del partito avversario. Che non si tolleri la loro presenza. A tutte le manifestazioni patriottiche o in occasioni di festività, partecipano delegazioni dei partiti. Il 25 aprile vede sempre la presenza di bandiere di partito, la sinistra ha sempre usato simboli e vessilli e nessuno ha mai avuto - giustamente - qualcosa da obiettare». Tra laltro a breve si riproporrà proprio la ricorrenza del 25 aprile, con tanto di cerimonie ufficiali. E si rischia un caso politico.
«Parteciperò come oratore, nella mia qualità di presidente della Provincia, al comizio pubblico di Savona - assicura Vaccarezza - Ci saranno sicuramente decine, centinaia di bandiere di partito, soprattutto di sinistra. Cosa faremo? Spero che Miceli voglia dire ufficialmente qualcosa contro quegli attivisti che hanno aggredito i giovani del Pdl. Altrimenti si dovrà ritenere opportuno vietare tutte le bandiere nel giorno della prossima festa nazionale».
Una provocazione che punta a ottenere almeno un piccolo gesto da parte della sinistra che pretende di avere anche lesclusiva sullUnità dItalia ma poi evita accuratamente di prendere posizione persino contro chi scrive sui muri di Genova contro i «nemici». Stavolta in via del Campo sono apparse anche frasi ingiuriose contro lUnità dItalia. Indaga ancora una volta la Digos. Tacciono, ancora una volta i depositari della democrazia.
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