Frau Schumi sfida Button «il sessista»

da Roma

Quando, qualche giorno fa, si è lasciato andare ad alcune confidenze e si è detto sicuro che difficilmente una donna potrebbe avere successo nelle competizioni automobilistiche, il frettoloso Jenson Button, tra i più brillanti piloti della Formula 1, certamente non pensava di suscitare un vespaio di proporzioni notevoli. La più decisa, nel rispondergli, è stata Cora Schumacher, la moglie di Ralf: «Venga a farsi un giro sulla mia Mini e così potrà giudicare qual è il sesso più veloce. Quanto alle cinture che secondo Button non rispetterebbero la conformazione fisica delle donne, io me le allaccio da sola». Decisa anche Elen Lohr, abituale concorrente della Parigi-Dakar e unica donna ad aver vinto una gara del campionato Dtm: «Button passa troppo tempo con le “grid girls” e non abbastanza a spingere sull’acceleratore. E forse i suoi meccanici gli hanno stretto così forte le cinture di sicurezza, che il sangue non gli arriva più normalmente al cervello».

Infine Fiona Leggate, impegnata nel campionato touring britannico: «Se Button avesse detto queste cose davanti a me, gli avrei riso in faccia. E chi la pensa come lui, farebbe bene a venir a vedere correre me e qualche mia amica, come Susie Stoddart o Katherine Legge: possiamo dar la paga anche a lui».

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