La fuga in avanti di Cortina Il caffè aumenta a 1 euro e 20

Cortina d’Ampezzo Sarà anche vero che il caffè di montagna col gusto ci guadagna, ma se lo metti a un euro e venti a tazzina rischia di diventare indigesto. Ma siamo a Cortina, la Perla delle Dolomiti, vuoi vedere che i turisti, arrivati in massa in questo lungo week-end dell’Immacolata, si mettono a disquisire per una ventina di centesimi? Al di là del fatto che, messo in percentuale, l’aumento è di un venti per cento secco, i turisti che si sono concessi il lusso di passare quattro giorni e quattro notti in questo paradiso, possono pure sopportare l’esborso supplementare di venti centesimi al termine della passeggiata in corso Italia. Sono gli ampezzani doc, però, i più incavolati. Va bene i turisti, con la loro valuta pregiatissima in tempi di crisi, ma noi chi siamo?
I bar del centro che hanno adottato questa politica dei prezzi, che cozza con un’inflazione a quota zero, tirano dritto. Il presidente dell’Ascom di Cortina, Luca Alfonsi, ha confermato al Gazzettino che sì, qualche esercente del centro storico ha deciso di aumentare il prezzo della tazzina al banco. «Ma sarà il mercato a dire se è una mossa giusta o sbagliata - aggiunge - e comunque il comportamento degli esercenti è stato corretto, visto che le tabelle con i nuovi prezzi sono esposte al pubblico, come prevede la legge. C’è poi chi ha preferito mantenere inalterate le tariffe vecchie che, peraltro, sono ferme già da qualche anno».
Ma si può, con la recessione che batte in testa a tutti, rischiare di allontanare i clienti per un aumento così appariscente? A Cortina si può tutto, almeno a giudicare da un avvio di stagione straordinario, favorito dalle ultime abbondanti nevicate. Secondo le prime stime formulate dagli operatori, sono oltre 8.000 al giorno gli sciatori che approfittano della bellezza di queste piste. E se il buon giorno si vede dal mattino, il mattino è la coda davanti agli uffici del consorzio impianti di risalita che vendono le tessere skipass stagionali. Finora ne sono state vendute circa 5.000 e, in ogni caso, il boom di arrivi di questi giorni testimonia che, se c’è crisi, è ben nascosta. E se sciare è considerato da molti uno... svago di prima necessità, chi se ne importa dei venti centesimi in più del caffè durante la pausa dello struscio.
E poi c’è sempre la novità glamour dell’ultima ora ad attirare.

Quest’anno è il Rifugio Scoiattoli: una vasca di legno di abete, capace di accogliere sei persone, proprio accanto al rifugio, all’aria aperta ma con l’acqua costantemente riscaldata da una stufa a legna. Immersi in quel tepore si può godere del panorama delle cinque torri innevate. Magari sorseggiando un buon caffè di montagna.

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