È fuga nella Premier Ma siamo sicuri che i ladri siano loro?

Piccoli drammi di casa: «Un altro talento del calcio italiano è stato sottratto al nostro mondo».
La voce affranta è quella del presidente Lillo Foti, che denuncia lo scippo per mano del Chelsea del sedicenne centrocampista Vincenzo Camilleri, già da diversi anni nel giro delle under, bravo, una promessa; lo fa per soldi, e in tanti lo invidiano. È febbraio, la Reggina non sa ancora che si salverà, sono giorni duri e Roman Abramovich piomba in Calabria nel momento sbagliato: «Frank Arnesen e Carlo Jacomuzzi, utilizzando gli elicotteri di Abramovich, sono sbarcati all’interno di un territorio non di loro competenza, quale il centro sportivo di Sant’Agata, e lo hanno saccheggiato mettendo in mostra potenza e denaro, di contro al quotidiano lavoro e sacrificio del nostro settore giovanile. Tutto questo è avvenuto al di fuori delle regole nazionali e internazionali, una trattativa in epoca non consentita in quanto il calciatore non aveva compiuto i sedici anni». Lo sfogo finisce sul sito ufficiale della società e il presidente annuncia l’attacco frontale: «Denunceremo i fatti, davanti ai quali il presidente dell’Uefa Michel Platini, il presidente della federazione dottor Abete, le Procure dell’Uefa e della Repubblica, dovranno intervenire».
A gennaio Fabio Zamblera dell’Atalanta aveva firmato per il Newcastle, anche l’attaccante Fabio Borini del Bologna è passato al Chelsea, come il difensore Jacopo Sala dell’Atalanta; il centrocampista Luca Santonocito dell’Inter è finito agli scozzesi del Celtic, l’attaccante della Lazio Federico Macheda al Manchester United, dopodiché il club di Formello ha deciso di blindare con un primo contratto da professionista quattro della Primavera: i difensori Alessandro Tuia (’90) e Marco Davide Faraoni (’91), il fantasista Francesco Mancini (’91) e l’attaccante Ettore Mendicino (’90).
A giugno Davide Petrucci, capocannoniere degli allievi nazionali, miglior talento del settore giovanile della Roma, firma per il Manchester Utd. Bruno Conti è furibondo: «Ferguson fa la morale per Ronaldo al Real Madrid, poi si comporta allo stesso modo con un ragazzino». E si scatena anche contro i genitori: «Si parla di valori, c’era già un accordo sul contratto...». Alex Ferguson si è presentato con un ingaggio triennale da 120mila euro a stagione, la Roma aveva pronto un accordo da 1.600 euro al mese senza poter rilanciare per evitare problemi con gli altri ragazzi del settore giovanile. Il Manchester Utd ha dovuto retribuire alla Roma 250mila euro alla voce indennità di formazione. A luglio tocca al Napoli, ancora Manchester, ma questa volta è il City. A partire è l’attaccante Marcello Trotta, 187 cm, 15 anni, nazionale, portato al vivaio da Gianni Di Marzio e poi segnalato da Sven Goran Eriksson quando era sulla panchina dei Citizens. Il dg Pierpaolo Marino è furibondo: «Ci sono norme che non tutelano i club. Ho 400 ragazzi, non posso metterli tutti sotto contratto. Ho tentato di trattenere Trotta, ma aveva già firmato. La politica del City è chiara: sbaglia gli acquisti della prima squadra e si rifà con le rapine. Chiederemo i danni anche a chi ha agito nell’ombra e arriveremo a Figc, Fifa e Ufficio Indagini». Anche il dg ce l’ha con i genitori che capziosamente hanno chiesto lo svincolo del figlio per motivi di lavoro. Marcello Trotta ha firmato un quadriennale a 100mila euro lordi a stagione. Fra l’affitto della casa, i viaggi in Italia e il lavoro trovato alla mamma che lo ha seguito a Manchester, nei prossimi quattro anni l’operazione costerà al City un milione. Sui blog chi ne fa le spese è la società: sono arrivati i barbari inglesi, dovevamo essere la società del futuro, dei napoletani per i napoletani, ma la perdita di Trotta è il primo fallimento della gestione De Laurentiis.
Comunque, il presidente Foti aveva un po’ esagerato, al Sant’Agata non sono mai atterrati elicotteri ma una lettera in Procura federale l’ha spedita per davvero. Nero su bianco, il caso è denunciato.

Nel frattempo si è fatto vivo il presidente dell’Aic, l’avvocato Sergio Campana: «Chi sono i ladroni, i mercanti e i barbari? Nelle ultime tre stagioni sono andati all’estero 36 under 19 italiani. Ma ne sono arrivati 462 fra comunitari e extracomunitari, il rapporto è uno a tredici».

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