In fuga travolge un militare: denunciato tassista abusivo

Fa salire in auto due turisti stranieri, spacciandosi per tassista in servizio notturno all’aeroporto di Fiumicino, poi quando una pattuglia di carabinieri si avvicina insospettita, l’abusivo tenta invano la fuga, travolgendo però uno dei militari che gli bloccavano la strada. È successo domenica notte al Leonardo da Vinci e ora l’uomo, conosciuto nell’ambiente aeroportuale col soprannome «l’onorevole», vecchia conoscenza delle forze dell’ordine con numerosi precedenti penali per reati specifici, oltre alle pesanti sanzioni per avere adescato clienti senza avere la licenza di conducente, rischia una denuncia penale per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Per fortuna il carabiniere travolto se l’è cavata solo con leggere lesioni. Ma l’episodio ripropone quanto sia ancora radicato il fenomeno dell’abusivismo dei taxi e dei noleggiatori che non rispettano le regole. Un problema più volte denunciato anche nelle inchieste condotte dal Giornale, ma che nello scalo romano è aumentato ulteriormente in proporzione con l’aumento dei voli trasferiti dallo scalo milanese di Malpensa e quindi con la presenza di almeno 15mila viaggiatori in più al giorno. Senza contare, peraltro, che vigili urbani e Polaria, invece di potenziare il servizio con la presenza di uomini preposti al controllo delle corse dei tassisti, sia nell’area arrivi sia nel cosiddetto «polmone» (il parcheggio di scambio da cui partono le chiamate per i taxi), essendo carenti di personale, sono stati costretti a eliminare una delle poche task force che riusciva a contrastare con una certa efficacia sia l’abusivismo che i «furbi» con regolare licenza che però non rispettano regolamenti e tariffe.
Attualmente, infatti, gli unici rimasti in prima linea nello scalo romano sono i 18 agenti della Squadra Vetture inviati lo scorso anno dal Gruppo intervento traffico della Polizia Municipale (Git). Ma non sono sufficienti per controllare un’area così vasta in cui transitano 70mila passeggeri al giorno. Così per fronteggiare la situazione già da alcune settimane ai vigili in borghese si sono aggiunti i carabinieri della Compagnia aeroporto. Ovviamente fanno quello che possono e i risultati non mancano: più di 20 richieste di sospensione di licenza e decine di denunce. Tra i provvedimenti anche fermi amministrativi e sanzioni pesanti (da 2.

064 euro come previsto dal Codice di Navigazione) nei confronti di tassisti che non rispettano il turno di chiamata dal «polmone degli accosti». L’auspicio è che i provvedimenti funzionino come deterrente, anche se il business è troppo appetitoso.

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