FUORI DALLA NOTIZIA - Svezia, a giudizio lo scimpanzé teppista

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

La notizia. Quando Santino cominciò a gettare pietre contro i visitatori dello zoo di Furuvik, in Svezia, i guardiani pensarono a gesti spontanei di insofferenza e di aggressività di uno scimpanzé adulto di 31 anni, maschio dominante del gruppo. Ma il gioco è durato per anni e non era affatto chiaro come l'animale riuscisse a procurarsi le sue «munizioni».
Tutto si è chiarito quando lunghe osservazioni e accurate perlustrazioni nel recinto dei primati hanno fatto venire alla luce un vero e proprio arsenale, evidentemente approntato da Santino, di pietre di varie dimensioni che lo scimpanzé si procurava dal fondo del fossato pieno d'acqua che circonda l'area scimpanzé.
Santino è dunque la prova vivente - sostengono adesso gli scienziati - che gli animali sono in grado di premeditare, di compiere gesti in vista di azioni future, una caratteristica che veniva finora attribuita esclusivamente alla razza umana. Santino non soltanto raccoglieva le pietre ammonticchiandole in un preciso punto del recinto, le rompeva anche, per moltiplicare le munizioni e renderle più aerodinamiche.
«Non sono mai riuscito a fotografarlo mentre raccoglieva pietre», racconta al Times Mathias Osvath, dell'Università di Lund, dove ha compiuto uno studio sul primate: «Non appena si accorgeva di essere osservato, smetteva immediatamente». Per la fortuna dei visitatori Santino non è un buon lanciatore: preferisce i lanci dal basso e, soprattutto, non ha buona mira. Ma, considerando che gli scimpanzé possono vivere fino a 60 anni, ha ancora tempo per affinare la sua tecnica. (fonte: Apcom, 10 marzo 2009)

Fuori dalla notizia. «Più che altro, lo facevo per noia. In fondo, si trattava di un innocuo passatempo. Non facevo mica del male alla gente. Dicono che io non abbia una buona mira. Palle. Io la mira ce l'ho buona. È che, ripeto, non volevo fare del male...».
Ha risposto così, nella sua prima intervista rilasciata a Zoo News, il mensile di cultura animale pubblicato a Los Angeles, Santino Johansson, lo scimpanzé afro-svedese che l'anno scorso fu al centro di un curioso episodio.
I lettori ricorderanno che Santino, ospite dello zoo di Furuvik (circa cento miglia a nord di Stoccolma), era stato arrestato in seguito all'accusa di danneggiamento di suolo pubblico e atti di teppismo. Il primate, avevano spiegato i membri di un'équipe di zoologi dell'Università di Lund, mostrava, nella sua abitudine di gettare pietre all'indirizzo dei visitatori umani, una ben precisa intenzionalità e premeditazione, tanto da fornirsi di un'abbondante scorta di munizioni di varia pezzatura.


Santino, a tutt'oggi detenuto agli arresti domiciliari nel suo recinto, come abbiamo visto all'inizio non si mostra pentito, al contrario, minimizza la gravità dei reati commessi. Fra una decina di giorni l'animale comparirà di fronte al giudice della corte del tribunale di Lund, il Grillo Parlante Tom Hupperlaij. A difenderlo saranno due principi del foro svedese, il Gatto e la Volpe.

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