G8 alla Maddalena, via ai lavori

Guido Bertolaso, commissario straordinario per il G8 2009, e il presidente della Sardegna, Renato Soru, hanno dato il via ai lavori nell'isola prendendo possesso ufficialmente dell’ex Arsenale militare della Marina, il cuore del "vertice dei Grandi della terra"

G8 alla Maddalena, via ai lavori

La Maddalena (Olbia-Tempio) - Guido Bertolaso, commissario straordinario per il G8 del 2009, e il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, hanno dato il via ai lavori nell'isola sarda di La Maddalena prendendo possesso ufficialmente dell’ex Arsenale militare della Marina, il cuore del "vertice dei Grandi della terra". Sicuri che nel luglio del 2009 tutto alla Maddalena sarà pronto per il vertice internazionale. Anche se i tempi sono stretti. La data più probabile, avrebbe detto Bertolaso durante la visita, è quella dall’8 al 10 luglio, ma «sarà il governo a decidere».

Il supercommissario è abituato a confrontarsi con scadenze di questo tipo, fu responsabile infatti per l’organizzazione dei lavori del Giubileo del 2008 a Roma, e tutto filò liscio, senza intoppi. Ora tocca alla Maddalena: le grandi imprese affidatarie dei lavori si stanno insediando in questi giorni, hanno firmato il contratto con Angelo Balducci, capo degli appalti, e con Fabio De Santis, responsabile per quelli del G8. In realtà i grandi lavori che inizieranno a pieno regime in questi giorni, sono stati anticipati, da diversi mesi, da una serie di opere di bonifica, in particolare all’interno dell’ex Arsenale, che è stato liberato da vecchie attrezzature, residui, vecchi manufatti. I grandi appalti alla Maddalena sono complessivamente sei, tra questi l’Arsenale e l’ex ospedale militare dove troveranno posto i capi di Stato che parteciperanno all’incontro.

Secondo gli accordi alle imprese sarde dovranno essere destinati il 20 per cento dei lavori in ogni cantiere. Secondo indiscrezioni, visto che progetti e procedure per il G8 sono secretati, ad occuparsi della riconversione dell’ex Arsenale militare della Marina saranno la «Nuove infrastrutture Srl» di Fano e «Impresa Anemone Costruzioni» di Roma.

Nell'ex Arsenale, con i capannoni, le officine, le banchine a cui attraccavano ne navi da guerra della Marina, con 16 milioni di euro, verranno realizzate la sala conferenze, cuore del summit e il media center, dove verranno ospitati oltre 3mila giornalisti accreditati. Nell’area adiacente di Cala Camiciotto sorgeranno anche un hotel a 5 stelle ed un polo nautico. Sei le grandi opere già appaltate. E partono i lavori anche nell’ex Ospedale militare, affacciato sul lungomare fra la Scuola sottufficiali della Marina e cala Camiciotto, nella caserma Faravelli e al porto.

Il lavori per il G8 avranno particolare riguardo per l’ambiente. Soru e Bertolaso hanno incontrato i vertici di Legambiente, Wwf, Cts e Fai e tutte le associazioni si sono dette soddisfatte. Verranno installati pannelli fotovoltaici tali da garantire un regime di autoproduzione, verrà triplicato il depuratore locale. Nelle opere di ristrutturazione verranno utilizzati prodotti sardi, fra i quali il granito. Il tutto in pieno rispetto del Piano paesaggistico della Regione Sardegna, non vi sarà quindi un aumento delle volumetrie ma dove necessario verranno buttati giù edifici per farne sorgere altri.

In tempi rapidi verranno avviate importanti opere infrastrutturali come l’allungamento della pista dell’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda (così potrà atterrarvi l'Air Force One del presidente degli Stati Uniti) e la quattro corsie che collega Olbia a Sassari. Quattrocento, invece, i milioni che verranno investiti per l’insieme complessivo dei lavori che rientrano nel G8. Il piano, e i singoli progetti, per ragioni di sicurezza, sono coperto dal segreto di Stato. Gli operai lavoreranno in tre turni, coprendo quasi tutte le 24 ore di una giornata.

Un altro capitolo di cui per ora non si parla, riguarda invece il Comune dell'isola, il paese e in particolare il centro storico: ci si aspetta un importante lavoro di riqualificazione dell'arredo urbano e di risistemazione del centro storico (molto bello con carrugi, scalinate, piazzette, strade lastricate di granito) ma dalla manutenzione che lascia a desiderare.

Sul fronte dell'arredo urbano, della pulizia, del controllo della microcriminalità c'è davvero molto da fare ed importante che ci si metta in movemento primo possibile. Non solo per accogliere degnamenti i Grandi, ma anche per rilanciare la località turistica, sede tra l'altro del Parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena.

 

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