Genova - Sinistra di governo con il segretario di Rifondazione nel corteo ed esponenti del Pdci, no global, antagonisti, ultras, sindacalisti della Cgil e della Fiom, "no Dal Molin", preti "impegnati": la sinistra sfila a Genova per chiedere la "verità sul G8" e compare la scritta "10-100-1000 Raciti e Nassiriya, polizia assassina". Nel corteo (gli organizzatori dicono di essere 50mila) striscioni, bandiere, sigle, al ritmo delle musiche
più diverse; qualcuno canta e balla, c'é chi parla e chi
ricorda.
L'Unione Studenti inalbera uno striscione con scritto "Chi
rompe paga, chi uccide no" e un altro con la scritta
"Colpevoli di sognare". Il gruppo di "Sinistra Critica"
balla la musica degli Inti Illimani e scandisce "El Pueblo
unido...". Dietro di loro i gruppi della "Sinistra Europea"
della "Sinistra Democratica" e di "Arcilesbica", di
"Emergency" e della "Rete 28 Aprile - Cgil". Chiudono il
corteo come previsto la Fiom, il Partito dei Comunisti Italiani
e gli iscritti di Rifondazione Comunista.
Su un cartello stradale, sfilate le migliaia di manifestanti,
é rimasto incollato un foglio con la scritta "Di nuovo a
Genova per legittima difesa, verità e giustizia per Carlo, no a
25 capri espiatori, devastazione e saccheggio a chi?".
"10-100-1000 Raciti e Nassiriya, polizia assassina" La scritta è comparsa su un muro
nei pressi del Porto Antico lungo il percorso dei
no global. Contro le forze
dell'ordine anche insulti e slogan dei settori anarchici e dei centri
sociali, collocati al centro del grande corteo che si sta muovendo lungo
la Stazione marittima. Tra gli slogan e le scritte "un paese senza
giustizia, con un Governo che non è di sinistra", "Polizia assassina".
Subito dopo i gruppi anarchici sfilano i Comitati "no Dal Molin" che
contestano l'ampliamento della base Nato di Ederle a Vicenza. Accanto a
loro la brigata Claudio Spagna. "Carlo è vivo, le nostre idee non moriranno
mai" e "Liberi tutti": sono gli slogan urlati, all'uscita dalla stazione
di piazza Principe, dai manifestanti giunti dal nord-est con il treno
charter partito da Venezia alle 8,30.
Casarni attacca per i treni in ritardo "E' una cosa pazzesca - ha dichiarato il leader dei centri sociali del Nord-est, Luca Casarini giunto a Genova in auto - se é il family day trasportano le folle e qui ci rompono le scatole anche se ci sono le garanzie". Casarini ha aggiunto che "a Bologna hanno rischiato di stare cinque ore sui binari per aggiungere poche carrozze e alla fine si sono stipati come un carro bestiame e a Spezia un altro treno é stato bloccato per decisione di Trenitalia". Parecchi manifestanti sono già arrivati alla spicciolata. Da Torino è arrivato alla stazione Principe un regionale a tariffa ridotta (cinque euro). Altri manifestanti erano su un intercity da Milano con tariffe comitiva. Intanto tutta la circolazione ferroviaria sta subendo forti ritardi. Sul tabellone delle partenze e su quello degli arrivi della stazione Principe risultano ritardi anche di un'ora e mezza.
Giordano: "G8, paradossale se pagassero solo i manifestanti" "Alla fine sarebbe paradossale se
a pagare per quanto accaduto a Genova fossero solo i
manifestanti". Lo ha detto il segretario del Partito della
Rifondazione che ha aggunto: "Sembra francamente esagerata anche la richiesta
di pena" chiesta dai giudici di Genova per 25 manifestanti
sotto processo. Il leader di Rifondazione spiega però che "la
cosa indispensabile oggi è che noi ci prendiamo la
responsabilità di dare vita alla Commissione parlamentare di
inchiesta sul G8, altrimenti diventiamo complici".
Secondo il leader del Prc "ci sono tutte le condizioni per
accertare la verità, una verità che farebbe bene alla
democrazia e farebbe bene anche alle forze di polizia che
sarebbero più forti e più credibili se venissero colpiti i
colpevoli".
Agnoletto: "Commissione d'inchiesta" ("Il voto del Parlamento che ha
detto no alla commissione d' inchiesta per i fatti del G8 è
stato un messaggio di garanzia di impunità per i vertici di
polizia presenti a Genova in quei giorni", questa
mattina Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum nei
giorni del G8, nel corso del suo intervento a Genova al
dibattito all'Auditorium Sarzano 'Genova 2001-2007', iniziativa
che ha preceduto il corteo.
"Non è accettabile - ha aggiunto - la promozione di De
Gennaro, all'epoca capo della polizia e oggi capo Gabinetto del
ministro dell' Interno Amato, e di tutti gli altri dirigenti di
polizia".
Don Gallo: "Dimostrimo per la democrazia..." "Dimostriamo per la democrazia; non lasciatevi provocare". E' l'appello di Don Andrea Gallo che con parole forti e colorite ha incitato i manifestanti dal camion che apre il corteo. "Qui - ha detto - se non ci aiutiamo da noi non ci aiuta nessuno" e, ha aggiunto, "non date retta ai profeti di sventura". Sull'autocarro c'é anche don Vitaliano Della Sala.
Alle parole del prete i giovani hanno risposto "Genova libera". Durante il suo intervento don Gallo ha anche letto lo stralcio di un messaggio di Padre Alex Zanottelli in cui il prete recita: "E' grave far ricadere i fatti di Genova su 25 capri espiatori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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