Galliera più basso e più corto, ma di nuovo bocciato dai cittadini

Per ora è solo un plastico ma ha già scatenato diffidenze e polemiche. Il nuovo Galliera, presentato ieri pomeriggio alla stampa, promette di essere un ospedale ipertecnologico e verde, aperto sulla città e poco impattante dal punto di vista urbanistico. Eppure il Comitato dei «Cittadini per Carignano» non ha voluto aspettare neppure qualche ora per bocciarlo e altri abitanti della zona storcono il naso. «Si tratta di critiche preconcette», taglia corto il consiglio di amministrazione che in accordo con il Comune, dopo averne accolto le indicazioni, ne ritiene indispensabile la realizzazione e vorrebbe bandire entro fine anno la gara d'appalto.
Altezza inferiore a quella dell'edificio storico, nove piani totali, di cui solo quattro esterni, due ingressi sempre aperti (su corso Aurelio Saffi e via Volta), 490 posti letto, 550 parcheggi interrati, per un investimento da 160 milioni di euro e 36 mesi di tempi di realizzazione: sono queste le caratteristiche della nuova struttura che sorgerà sull'area oggi occupata dai parcheggi dei dipendenti e dai padiglioni C, B9 e B10 che saranno perciò demoliti insieme ai padiglioni D e B1. Per finanziare l'opera saranno invece dismessi e diventeranno civili abitazioni i 22mila metri quadrati del pronto soccorso (A1 e AS), della direzione generale (D) e del padiglione E mentre la parte monumentale sarà destinata a servizi paraospedalieri. Secondo il progetto dell'architetto di Barcellona Alberto De Pineda Àlvarez, che sarà ora portato in Conferenza dei Servizi e approderà solo in seguito in Consiglio Comunale, il Galliera del futuro sarà compatto e a misura di paziente, ricco di giardini ma senza recinzioni visibili sul perimetro, e si svilupperà secondo rette tridimensionali a struttura neuronale aperte per possibili sviluppi.
Dal punto di vista sanitario il nosocomio sarà dotato di un polo tecnologico con strumentazioni all'avanguardia e avrà undici sale operatorie, ottanta poliambulatori e quattro palestre di riabilitazione, mentre è esclusa la destinazione di spazi ad uso commerciale, eccezion fatta per un'edicola e un bar.

Il punto forte del nuovo ospedale sarà però la razionalizzazione dell'energia che garantirà un risparmio nei consumi del 50% rispetto a una struttura simile ma tradizionale, grazie a un impianto di tri-generazione per la produzione di energia elettrica, termica e frigorifera, un sistema per il recupero del calore creato dai macchinari, impianti fotovoltaici non invasivi e un sistema di controllo dell'illuminazione in grado di calibrarsi a seconda della luce naturale.

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