Gang latine: pace firmata con documento

Una solenne dichiarazione in otto punti firmata a Genova dai portavoce nordamericani e spagnoli dei gruppi giovanili di origine sudamericana Latin Kings e Netas e da un gruppo di antropologi e sociologi, mette fine anche in Italia alla lotta tra le bande. Non senza chiaroscuri: «È un percorso dagli esiti non ancora scontati», ha osservato l'assessore comunale alla cultura Luca Borzani. Il documento, chiamato Dichiarazione di Genova, è stato compilato nella storica Sala Chiamata dei lavoratori portuali dai latinoamericani immigrati a Genova che aderiscono alla nazione Latin Kings e all'Associazione Neta. Nel documento si rileva che «la riduzione del fenomeno a una questione di ordine pubblico, con la conseguente ondata di arresti e carcerazioni, non ha contribuito a risolvere i problemi né ha favorito la partecipazione dei giovani latinos alla vita pubblica; al contrario ha alimentato nuovi processi di discriminazione e stigmatizzazione». «Le organizzazioni di strada non sono associazioni criminali - si legge ancora - ma esperienze di partecipazione comunitaria di cui sono protagonisti ragazzi e ragazze banditi dalla societa». Il documento conclude «tutti i presenti si impegnano a portare a buon fine questo percorso di emersione».

I toni della portavoce dei Latin Kings della Catalogna Queen Melody, di King Mission da Phoenix e di Jaime Rivera dei Netas di New York sono entusiasti: «In 20 anni di appartenenza al gruppo non ho mai vissuto niente di così emozionante», dice Jaime.

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