Garibaldi porta i turisti in giro per la provincia

Ripassare la storia attraverso le tracce lasciate dall’eroe è l’obiettivo di un nuovo libro-inchiesta

È una «Provincia Garibaldina», la nostra. O, almeno, lo è secondo l'ultimo volume curato dall'Unione Cronisti Liguri per la Provincia di Genova. Un libro di storia ma, perché no, anche una curiosa guida turistica, che esce dai soliti schemi per proporre un viaggio all'interno della nostra terra attraverso tutte le tracce «garibaldine»: dai documenti alle statue, passando per effigi e targhe commemorative.
«Un modo diverso per capire come eroi del calibro di Garibaldi, dei quali si sente parlare a scuola e sui libri di testo - spiega Maria Cristina Castellani, assessore alla cultura della Provincia di Genova - in realtà siano molto vicini a noi, nella toponomastica delle nostre vie, nei monumenti delle nostre ville e dei nostri giardini, e via dicendo». Un colorato volume ricco di fotografie, anche curiose, che ricostruiscono il ritratto di uomo, Giuseppe Garibaldi, narrato attraverso gli occhi di una donna, la curatrice Debora Badinelli, che offre diversi spunti di riflessione. «Di Garibaldi dovremmo riconsiderare tutte le virtù, e farle nostre - dice il presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto -. Come la determinazione, la fede in determinati valori. Ma soprattutto la capacità di dire "obbedisco" al momento opportuno. Una lezione che tutta la politica italiana dovrebbe ripassare». Ma il valore della vita e delle imprese di chi partì con i suoi Mille da Quarto, non si riducono a qualcosa di ormai lontano nel tempo. «Conoscere la storia, quella della nostra gente, della nostra terra - afferma Marco Menduni, presidente del Gruppo Cronisti Liguri - è un requisito fondamentale per capire il nostro presente».
«Provincia Garibaldina» si inserisce, come naturale continuazione, fra quei volumi creati dalla provincia di Genova come guide per un turismo storico, alternativo (come «Provincia Risorgimentale» e «Parchi e parole»).
E non è finita qui. In occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, dal 9 marzo al 10 aprile, palazzo Spinola in via Garibaldi ospiterà la mostra «Garibaldi nell'immaginario "POP"olare». Una collezione di oggetti che ripercorrono le tracce lasciate nella fantasia di chi ha celebrato l'eroe attraverso quadri, documenti, certo, ma anche attraverso oggetti inusuali, come il nome di un vino, o un soprammobile. Il tutto, per dimostrare, ancora una volta, quanto Garibaldi sia stato amato e popolare. E quanto lo sia ancora oggi.

Per esempio, il comune di Né, in Val Brevenna, in qualità di paese che ha visto i natali della famiglia Garibaldi, rivendica il diritto di essere ribattezzato come «Né - Garibaldi». «E ha ragione», commenta l'assessore alla cultura della provincia di Genova Castellani. Chissà che quel giorno non sia vicino.

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