Genova. Il calcio è malato e il classico «save our souls» è stato lanciato già da un pezzo, con scarsi risultati però. Ieri il grido di dolore è risuonato nel palazzo della Regione Liguria dove la Sampdoria è stata festeggiata e dove il presidente blucerchiato Riccardo Garrone ha tuonato: «Il calcio è malato, urge un intervento del governo e una revisione del sistema che regola i diritti televisivi». Sotto accusa, ancora una volta e non sarà nemmeno lultima, la ripartizione dei diritti televisivi, con particolare riferimento a Sky, che privilegia i grandi club, finendo inevitabilmente col penalizzare le società di piccole e medie dimensioni. «Buona parte delle società di serie A fa fatica ad avere i soldi necessari per iscriversi al campionato», ha sottolineato Garrone. «Quello che chiediamo è un intervento del governo che salvi il calcio e dia a tutti la possibilità di giocare per traguardi che non siano solo la salvezza». Garrone ha poi lanciato un messaggio al presidente della Regione, Claudio Burlando, perché si faccia portavoce a Roma delle istanze del calcio e in particolare delle società genovesi.
Ma se la Samp alza la voce, anche il Genoa si fa sentire e crea polemica per la decisione del sindaco della città di installare un maxischemo domani sera in occasione della partita che i rossoblù giocheranno a Piacenza e che potrebbe vederli promossi in A. «Il comune di Genova non ha titolo ad installare maxischermi fino a quando non acquisterà i diritti del Genoa né ha il potere di passare allesproprio di diritti pagati profumatamente», afferma Tullio Carmiglieri, direttore della comunicazione di Sky. «Lunico che può decidere uniniziativa del genere per motivi di ordine pubblico è il prefetto, quindi il sindaco faccia il suo mestiere e lasci agli altri il loro.
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