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Gaza: razzi Qassam su Sderot, raid di Israele

Poco dopo l'annuncio di una possibile tregua di 18 mesi tra Hamas, Anp e il nuovo governo israeliano che dovrebbe essere guidato da Netanyahu razzi dai Territori su Sderot. Nessun danno. Ma Gerusalemme risponde: ucciso un militante in motocicletta, tre feriti. Scontri a Hebron: morto un 14enne. Bombardati i tunnel di Rafah

Gaza: razzi Qassam su Sderot, raid di Israele

Gaza - Passate le elezioni la tregua va in fumo. Hamas ha ricominciato con i lanci di missili Qassam sul Sud d'Israele, Tsahal ha ripreso l'offensiva sui Territori. Un palestinese è morto e altri tre sono rimasti feriti in seguito a un raid aereo israeliano nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi. Questa mattina, l’esercito israeliano ha annunciato che miliziani palestinesi hanno lanciato razzi su Isreale, violando il cessate il fuoco osservato dallo Stato ebraico e da Hamas.

Razzi su Sderot Malgrado la disponibilità manifestata da Hamas ad accettare entro breve tempo nella Striscia di Gaza un cessate il fuoco di diciotto mesi con Israele, in mattinata almeno tre nuovi razzi sono stati lanciati dall’enclave palestinese contro la parte meridionale del territorio dello Stato ebraico, dove si sono abbattuti al suolo alle porte della cittadina di Sderot: non vi sono comunque stati feriti né danni materiali. Lo ha reso noto un portavoce militare israeliano, secondo cui l’attacco non risulta essere stato rivendicato. A parte Hamas, non tutte le fazioni estremistiche palestinesi hanno aderito alla tregua unilaterale attualmente in vigore. Dal 18 gennaio scorso, quando quest’ultima ebbe inizio, i lanci di razzi o di salve di mortaio da Gaza in direzione del territorio d’Israele ammontano ormai a una cinquantina, sempre peraltro senza conseguenze.

Raid su Gaza Secondo fonti sanitarie locali, l’uomo ucciso nel raid israeliano era un militante palestinese di Hamas. Era a bordo di un motociclo quando è stato centrato in pieno dall’aviazione nel quadro di un attacco mirato. Le schegge hanno tuttavia investito anche altre persone, ferendo tre passanti. L’azione potrebbe essere una rappresaglia contro gli ultimi lanci di razzi dalla Striscia verso il territorio israeliano compiuti stamattina fuori bersaglio.

Ucciso un 14enne Un ragazzo palestinese 14enne è stato ucciso dal fuoco di una pattuglia israeliana a Hebron, in Cisgiordania. Lo riferiscono i media. Il ragazzo è stato colpito al torace, durante una delle tradizionali manifestazioni di protesta del venerdì sfociata in incidenti. Gli scontri erano cominciati quando un gruppo di dimostranti, all’uscita dalle moschee per la preghiera del venerdì, si era diretta verso un posto di controllo israeliano bersagliando i militari con lanci di sassi.

Bombe sui tunnel di Rafah Sei tunnel adibiti al contrabbando di armi sono stati colpiti oggi dalla aviazione israeliana lungo la linea di confine fra Gaza e l’Egitto, nella zona di Rafah. Lo riferisce un portavoce militare israeliano. I piloti hanno riferito di aver colpito gli obiettivi prefissati. Non si ha per ora notizia di vittime. In precedenza l’aviazione israeliana aveva colpito ad Abasan (a sud di Gaza) due miliziani palestinesi che, secondo il portavoce, erano affiliati a un gruppo locale legato alla "Jihad mondiale" (espressione usata in Israele per indicare la rete del terrorismo internazionale). In quell’attacco si sono avuti un morto e tre feriti.

L'accordo per la tregua Secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano Yediot Ahronot, l’accordo di tregua prevede che ai valichi vi sia una presenza delle forze di sicurezza dell’Anp di Abu Mazen e rappresentanti di Hamas. Sul piano economico, Israele dovrebbe autorizzare l’ingresso a Gaza di circa l’80% dei beni che passavano prima dell’imposizione del blocco. Dal libero passaggio verrebbero esclusi tubi e altro materiale che potrebbe servire per la costruzione di razzi Qassam. Si discute se vietare anche cemento e altro materiale di costruzione. In discussione anche la creazione di una zona cuscinetto lungo il confine a Gaza, che dovrebbe essere profonda 200 metri. Inizialmente Israele ne chiedeva 500. Amos Gilad, l’alto funzionario del ministero israeliano della Difesa che segue il negoziato, è atteso in Egitto all’inizio della settimana prossima per finalizzare l’accordo.

La mediazione fra Israele e Hamas, che non si riconoscono reciprocamente, viene condotta tramite l’Egitto.

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