La gelata della Lega lombarda

Torna il gelo nella Lega, ma le nevicate non c’entrano. C’entra invece una proposta di delibera che ha spaccato in due il Carroccio in Regione Lombardia. Da una parte l’iniziativa, avanzata dall’assessore leghista Bresciani, di votare un generoso finanziamento di 3,2 milioni di euro alla Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita, di Gerenzano (Varese). Dall’altra, il no del capogruppo della Lega, il temerario Stefano Galli. La proposta, in un primo momento, è stata bloccata da Galli, per nulla convinto dell’opportunità di far passare quel fiume di denaro (in epoca di tagli) per un istituto, tra l’altro, a forte connotazione leghista. Il presidente della Fondazione, Andrea Gambini, è infatti diretta emanazione dell’attuale capogruppo varesino alla Camera, Marco Reguzzoni, esponente del cosiddetto «cerchio magico». Per salvaguardare la Lega dall’accusa di sovvenzionare i propri enti coi soldi pubblici, il capogruppo aveva bloccato la proposta. Che però, settimana scorsa, dopo pressioni interne, è passata. Ma c’è un altro elemento di polemica interna, data dal fatto che lo stesso Reguzzoni (fondatore dell’Istituto Insubrico) si occupa, come imprenditore, di biotecnologie.

E che la sua azienda, la Biocell center di Varese, ha come partner la Toma Spa, una delle società che partecipano al comitato (Biotech 2.0) promosso proprio dall’Istituto Insubrico. Quello finanziato dalla Lega in Regione... PBra

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