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Gelmini: «Scuole chiuse solo in caso di pandemia»

I vantaggi della chiusura delle scuole a causa del virus A/H1N1V «appaiono decisamente modesti in relazione ai problemi sociali, sanitari e di sicurezza che si verrebbero a creare». La chiusura degli istituti scolastici «può invece mantenere un significato di opportunità in presenza di un andamento particolarmente grave dei casi di malattia. Tali situazioni, ad oggi a bassissima probabilità di accadimento, saranno valutate al momento e potranno essere, eventualmente, oggetto di ulteriori indicazioni». È quanto si legge in un documento redatto dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio e inviato oggi agli uffici scolastici regionali. «Su segnalazione delle autorità sanitarie - Asl, e previa adeguata valutazione del rischio, il Sindaco del Comune ove è sita la scuola, d’intesa con il dirigente scolastico, può determinare la sospensione in tutto o in parte delle attività didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della scuola. La durata della sospensione delle attività didattiche o della chiusura della scuola - si legge nel documento - dipenderà dalla gravità e dall’estensione della malattia».
Le scuole, per le quali sarà disposta la sospensione dell’attività didattica «potranno comunque rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuità dell’insegnamento, anche se con altre modalità». Il documento, concordato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, contiene indicazioni, di ordine sanitario e amministrativo, sui comportamenti che le scuole devono osservare ma, viene precisato, «non vuole essere esaustivo rispetto alle concrete situazioni che possono verificarsi e che possono presentare caratteristiche tali da richiedere giudizi di adattamento, valutabili caso per caso».
La sintomatologia dell’influenza A/H1N1V, sottolinea il documento, «non si discosta, allo stato attuale, da quella di altre analoghe forme di influenza stagionale». Queste le «misure igieniche e comportamentali da adottare a scuola» sia da parte degli studenti sia da parte del personale: «Igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito, starnutito e soffiato il naso; Corretta gestione delle secrezioni respiratorie («etichetta respiratoria»): coprire la bocca e il naso quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura dopo l’uso». E ancora: «Pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e delle suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer ecc.).

Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente sporche; Non consumare cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre; Non mangiare utilizzando le posate di altri; non portare alla bocca - raccomandano il ministero dell’Istruzione e il ministero della Salute - penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune; aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l’intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche quotidiane».

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