«Gm sarà ristrutturata in un modo o nell’altro, facendo ricorso al “Chapter 11” o al di fuori della bancarotta protetta, soluzione che preferisco». Lo ha detto in un’intervista tv l’amministratore delegato del gruppo Fritz Henderson, aggiungendo che verranno ceduti i marchi Hummer e Pontiac. Il piano per un’eventuale bancarotta di Gm include, comunque, la cessione degli asset buoni a una nuova società controllata dal governo. Secondo la Reuters, il progetto prevederebbe per il Tesoro la perdita dei 15,4 miliardi di dollari concessi e l’estensione della linea del credito alla nuova società. Ai lavoratori e ai creditori non garantiti sarà offerta, in base al progetto, una quota nella nuova azienda, sempre guidata da Henderson. Procedono intanto le trattative tra Gm e sindacato, ormai prossimi a un accordo, nonostante la contrarietà dell’Uaw al piano del gruppo di importare veicoli dalla Cina.
La nuova stretta della Casa Bianca sulle emissioni inquinanti è stata infine appoggiata da dieci case automobilistiche e dallo stesso sindacato Uaw «in quanto fornisce maggiore certezza, ma anche la necessaria flessibilita». La proposta fissa a 35,5 miglia (57,1 chilometri) al gallone (circa 3,8 litri) l’obiettivo dei consumi per il 2016.
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