da Milano
Generali rappresenta un «porto sicuro» per gli azionisti, secondo il vicedirettore generale Mel Carvill. I punti centrali della crescita futura di Generali, ha spiegato Carvill, saranno una rete forte, con unofferta di alta qualità e un basso livello di rischio nel portafoglio.
Ma la pietra portante del modello di business del gruppo, ha aggiunto, è la protezione dei clienti. Carvill si è soffermato sullattuale crisi, sottolineando che la sfida per i governi e le istituzioni sarà proprio quella di affrontare la mancanza di fiducia nei mercati. Potranno giocare un ruolo importante i fondi sovrani, ha sottolineato poi, per la loro capacità di fornire liquidità. La crisi in corso segna tra laltro la fine di un modello finanziario caratterizzato da situazioni di opacità a fronte di utili record di breve termine. Si andrà, quindi, ha spiegato Carvill, verso un sistema più capitalizzato e piccolo, in un quadro più regolamentato e dal maggior interventismo pubblico. Generali, ha ricordato il vicedirettore generale, alla fine del semestre aveva unesposizione di 1,8 miliardi in prodotti di finanza strutturata, rispetto a investimenti complessivi per 292 miliardi. Il gruppo di cui è ad Giovanni Perissinotto non ha esposizione verso titoli subprime, mentre quella verso compagnie assicurative monoline Usa è «irrilevante».
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