Genova capitale del contrabbando

Un traffico illegale di gasolio per la navigazione che aveva come base lo scalo genovese è stato smantellato dal Gruppo Genova della Guardia di Finanza del Comando Provinciale. Nell'operazione, denominata «Wash Oil», sono stati sequestrati oltre 362 mila litri di gasolio per un valore di 450 mila euro, un rimorchiatore e due navi commerciali e sono stati denunciate 12 persone per contrabbando. Secondo quanto spiegato stamani in una conferenza stampa, il traffico illegale avrebbe consentito di evadere 200 mila euro di accise. Secondo quanto ipotizzato dagli investigatori, il carburante per la navigazione, che gode di agevolazioni fiscali, veniva rivenduto per altri usi. L'operazione ha avuto origine da un sequestro di combustibile trovato in porto a un uomo che si era appena rifornito di 50 litri di gasolio. L'ultimo sequestro di 72.895 litri di gasolio non contabilizzati sul «quaderno di cabotaggio» nel serbatoio di una nave giunta da poco in porto a Genova, risale a pochi giorni fa, anche se il grosso dell'operazione «Wash oil» si è svolto nel corso dell'estate 2005.

Proprio nell'agosto scorso infatti era stato scoperto un portuale al varco di Genova con 50 litri di gasolio di provenienza illecita nelle taniche, che aveva dato impulso alle indagini. L'attività investigativa aveva infatti consentito di restringere il campo di ricerca ad alcune motonavi che utilizzavano il porto di Genova come scalo, di ritorno da lunghi periodi di navigazione per conto terzi.

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