Genova: il monumento ai Mille? Non ci lavora nessuno

Doveva essere il fiore all’occhiello per festeggiare il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, nel 2007. Quale passo migliore per Genova se non restaurare il monumento dedicato, a ridosso della scogliera di Quarto dove partì la spedizione dei Mille? Così nel novembre del 2006 il Comune presenta in pompa magna il ripristino della scultura bronzea che dal 1915 troneggia nella piazza antistante il mare. Partner dell’amministrazione genovese in quest’opera di riqualificazione sono il ministero dei beni culturali (con le competenti sovrintendenze), il Cnr-Ismar che si occupa di corrosioni marine e l’Istituto centrale di restauro. Il costo dell’opera non è da capogiro, siamo sui 130mila euro. I lavori partono, la scultura viene circondata dalle impalcature, gli operai cominciano la pulitura. Tutto sembra filare liscio, fino a quando, qualche mese dopo, i lavori vengono improvvisamente sospesi. Oggi, a quasi due anni dall’avvio dei cantieri, il monumento è ancora lì, coperto dalle impalcature mentre la riparazione bloccata.

Nessun restauratore all’opera, nessun operaio nel cantiere, solo una fitta serie di ponteggi illuminati da luci artificiali al neon ventiquattro ore su ventiquattro. Un’azione di guardianaggio notturno per evitare che vandali e malintenzionati possano rovinare il restauro mai completato. «Mancanza di fondi»: così il Comune di Genova giustifica il blocco del cantiere.

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