Cronache

Un anno di maggioranza Ma il Pd resta esclusoDoria con i centri sociali

Gli ormai pochi sostenitori del sindaco e i centri sociali che protestano contro Doria, lasciano fuori il Pd dal compleanno di Doria. Più che un trionfo e una «riflessione» ad un anno dall'insediamento del marchese rosso a Tursi, l'appuntamento al Teatro della Tosse di ieri sera è stato un flop e un «confronto» di contestazioni, proteste e polemiche. A cominciare è stata la consigliere del Pd Cristina Lodi, che non ha partecipato all'evento perché non era neanche stata invitata «eppure siamo noi del Pd che sosteniamo la poltrona di Doria». Poi ci si sono messi quelli dei centri sociali, con una sessantina di giovani che hanno esposto striscioni, cartelli e hanno okkupato il palco, contro la politica del sindaco: «Il Buridda non si sgombera».
Poi è stata la volta dei lavoratori di Amiu Bonifiche, beffati dall'amministrazione comunale: «Con Doria non c'è discontinuità rispetto alle giunte Vincenzi e Pericu. Si continua con lo sperpero di denaro pubblico e si mantengono gli amici e gli amici degli amici». Poi ci sono stati gli sfrattati, con le mamme e i bambini del comitato che lotta contro l'emergenza casa e l'inerzia del sindaco: «Doria ferma gli sfratti. Casa per tutti subito». Poi è intervenuto il «ras» dei carruggi, Otello Parodi che, insieme a tanti altri abitanti del centro storico, si è lamentato per l'insicurezza dei vicoli e perchè il piano anti alcol non è neanche partito: «Il quartiere è invivibile, ogni fine settimana ci sono numerosi ragazzini che vagolano o che vengono raccolti dal 118 in coma etilico».
Un disastro, peraltro annunciato, visto che pure in Sala Rossa a fare opposizione è l'Idv e buona parte del Pd ritiene che Doria sia arrivato al capolinea e occorra un nuovo capotreno. A ulteriore dimostrazione del forte nervosismo tra i sostenitori del sindaco ridotti al lumicino, ieri c'è stata pure la reazione dell'intellettuale Silvio Ferrari, che «democraticamente» ha perso le staffe e si è messo a gridare contro i contestatori. Il milanese Pippo Civati per entrare alla Tosse si è dovuto aprire un varco tra la folla dei centri sociali.

Buon compleanno e ciao ciao Doria.

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