La città che può regalare un'idea brillante a Genova

La città che può regalare un'idea brillante a Genova

Da un'idea luminosa possono nascere lavoro e solidarietà. È l'intuizione che sta dietro alle decorazioni natalizie della città di Bergamo, descritte da Massimiliano Lussana su queste pagine in un confronto impietoso con la nostra città, al buio anche nelle idee. Un articolo, quello del caporedattore, che ha suscitato la risposta di chi quelle luminarie ha tenacemente voluto e realizzato grazie a un lavoro di sei anni, per condensare gli interessi dei commercianti bergamaschi e creare un progetto comune di città che sia appetibile ai turisti. Alessandro Riva, ingegnere, è il «padre» delle luminarie di Bergamo. Lui, commerciante, è via via diventato referente per i commercianti della sua strada e poi ha invogliato tutti gli altri negozianti delle città a realizzare illuminazioni a tema che creassero un filo conduttore per cittadini e visitatori. «Ci sono voluti sei anni, ma ora la nostra città è un esempio per molti altri comuni della zona, che ci chiedono di poter entrare nel nostro progetto», racconta Riva che spiega come l'illuminazione a led, oggi riduca fino al 90 per cento i costi per l'energia elettrica e consenta con un minimo investimento iniziale, di avere luminarie di qualità spendendo poco.
«Io faccio il progetto di illuminazione di ogni strada gratuitamente - spiega l'ingegnere - poi chiedo ai commercianti, se sono contenti, di offrire un contributo per le Missioni diocesane. Così nascono i nostri progetti di “luci solidali” che stanno conquistando anche altre città della nostra regione».
«L'idea - continua l'ingegnere - è nata nel 2006 da un mio casuale incontro con l'architetto Piero Castiglioni grandissimo interprete dell'illuminazione contemporanea. Avevo collegato il progetto “Luce e arte in festa” alle vie del centro, opportunamente illuminate grazie al supporto dei commercianti che così, idealmente, avevano adottato la manifestazione segnando già allora quell'inizio di un percorso per fare sistema che oggi è ancora in continua positiva evoluzione».
Il progetto è via via cresciuto, creando lavoro tra chi produce luminarie e chi le installa. «Le strade sono illuminate, i commercianti partecipano volentieri alla spesa che ricade sempre meno su di loro anche grazie a sponsor che sono via via arrivati. Inoltre anche il Comune e la Camera di Commercio, riconoscendo la bontà del protetto hanno cominciato a partecipare alle spese, cosa che prima non facevano», continua l'ingegner Riva. «Il progetto si è poi notevolmente evoluto crescendo sino a poter persino contare sulla collaborazione della multinazionale Konica-Minolta che nel 2011 ha cominciato a donare a Natale gli alberi addobbati con le luci che vengono poi ripiantumati nei parchi cittadini. Inoltre utilizziamo esclusivamente luci a led di ultimissima generazione che generano un risparmio stimabile tra 80 ed il 90 per cento di quanto si consumava in termini di potenza precentemente.

Si creano opportunità di lavoro sia per le imprese del settore sia dell'indotto, generando anche un effetto volano positivo per l'economia, ma soprattutto si illumina il Natale portando come da tradizione segni di luce e speranza». Quella speranza che tanto servirebbe per le nostre strade, rese ancora più buie dalla spending review e dalla crisi.

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