La cura dei bambini come missione

Nuovo prestigioso riconoscimento per l'ospedale pediatrico Gaslini che in questi giorni ha ricevuto dall'omonimo Lions Club il premio «San Lorenzo», consegnato dal presidente Giuliano Pallara. La motivazione va ricercata nella mission stessa dell'ospedale «che ha fatto della cura dei bambini bisognosi di tutto il mondo la sua missione». E «lo ha fatto - ha spiegato Pallara - usando la grande competenza dei suoi medici e usando le tecnologie e gli strumenti scientifici più avanzati che gli consentono di essere sempre all'avanguardia. È risaputo però, che qualunque tecnologia non può essere usata al meglio senza la passione per ciò in cui si crede e si fa, ed è questo sentimento che il Lions Club Genova San Lorenzo premia ogni anno, assegnando questo riconoscimento alle eccellenze della nostra regione, che si sono contraddistinte a livello nazionale e come in questo caso a livello mondiale».
Ma non è tutto. Insieme con il riconoscimento, i soci del Lions Club San Lorenzo hanno consegnato anche due borse di studio per medici extracomunitari indigenti, affinché possano partecipare al IV corso di formazione del Gruppo Europeo per il trapianto di midollo osseo che sta per cominciare a Bucarest, in Romania. A raccontare le ragioni della scelta è Giovanni Battista Ponte, uno dei soci del Lions Club San Lorenzo, da sempre molto attivo nell'attività solidaristica del club, anche per motivi personali. «Nel 1972 mio figlio Stefano è stato ricoverato al Gaslini con un inquietante interrogativo: leucemia sì, leucemia no - racconta commosso Ponte - Fortunatamente il suo caso si è risolto positivamente, ma io, da quel momento, ho sempre operato a favore del Gaslini come volontario nel Fondo Tumori e Leucemie del Bambino, a sostegno della IV divisione pediatrica diretta dalla professoressa Luisa Massimo. In seguito io e Duilio Piastrelli ideammo il Ballo delle Diciottenni sempre finalizzato a raccogliere fondi per il reparto, la cui prima edizione si tenne alla stazione Marittima il 26 ottobre 1988».
Da quel momento tanta strada è stata fatta, da una parte nella ricerca medica per la cura delle malattie del sangue e dall'altra nella solidarietà. Sempre Ponte fu artefice negli anni Novanta della realizzazione di un incontro di calcio tra Nazionale Cantanti e Le Pantere. «Ricordo che realizzammo un incasso di 153 milioni di lire - ricorda - una cifra straordinaria, ma ancora più toccante fu la visita che alcuni cantanti come Sandro Giacobbe, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti ed Enrico Ruggeri, insieme all'autore Mogol, fecero al reparto oncologico del Gaslini. Vedere da vicino tutta quella sofferenza nei bambini, li commosse a tal punto che si impegnarono a realizzare due stanze sterili per il trapianto di midollo, il cui costo era di 700 milioni di lire».
Da allora tanta strada percorsa e tanta ancora da percorrere, ma con la certezza di avere intrapreso la missione giusta: quella di curare e sostenere l'infanzia più fragile.

Infine il Lion Club San Lorenzo ha consegnato in questi giorni al Gaslini anche il progetto con il relativo rilievo topografico per la realizzazione di un campo di pallacanestro e pallavolo in favore del reparto di Neuropsichiatria infantile, diretto dalla professoressa Edvige Veneselli, su un'area vicina al padiglione 4 dell'istituto.

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