Il derby dei lettori

2 IL «SEGRETO» DEL CALCIO
I giocatori vengono

prima delle tattiche
Caro Massimiliano, se è vero che il calcio non è una scienza esatta è anche vero che se uno nasce tondo non può morire quadrato. A Genova su sponda Samp e Genoa stiamo sperimentando questa piccola considerazione. I giocatori vengono molto prima dei moduli e delle tattiche. La saggezza di un Mister sta anche nel fatto di impiegare il materiale umano di cui dispone per quello che è e per quello che può dare sul campo senza tante fantasie. Delio Rossi sa che la Samp è squadra giovane e super muscolare che necessita di ritmi alti e con Palombo ha registrato la difesa.
Ballardini dal canto suo ha fatto «capire» ai difensori che marcare gli uomini (vedi il fiato sul collo a Vucinic) non è un reato e che anzi non prendere gol vale come farne uno. Il Genoa si è «coperto» dietro ed i risultati si sono visti. Concentrazione, tensione mentale giusta e posizioni in campo sono stati il valore aggiunto dei rossoblu a Torino contro la Juventus. Questa è la strada, non bisogna smarrirla nei meandri degli inutili tatticismi o sofisticate considerazioni. Il bello viene adesso, a proposito dei prossimi incontri con le formazioni che risultano dotate di un analogo livello tecnico. Ora l'organico del Genoa è migliorato anche se manca ancora qualcosa sul piano della corsa in mezzo al campo. Nella zona calda la classifica è drammaticamente «corta» dove tutte le formazioni (ad eccezione del Cagliari) si sono più o meno rinforzate nel mercato di Gennaio, ed ancora non è finita.
Gian Luca Fois
2 POLEMICHE INUTILI
Dalla «grande Juve»

un brutto spettacolo
Caro Massimiliano, era da aspettarselo. Con la prima in classifica e molto autoreferenziale, la magica ed insuperabile, la regina della A, la Juventus, il calcio diventa spettacolo, ma questa volta, con il Genoa, un brutto spettacolo o uno show finito male. Anziché incentrarsi sul nuovo arrivo di Ballardini - allenatore attuale del Genoa ritornato alla base dopo svariate e negative vicissitudini - e anziché dare un giudizio o fare un'analisi sul modulo di gioco e/o su come sono stati allenati i suoi giocatori, si incentra la gara su una polemica di fondo, inutile e sterile ma pericolosa: pareggio del Genoa (quale onta!), rigore non concesso alla Juve che non è riuscita a vincere seppure giocasse in casa e in quel dello Juventus Stadium.
Evidentemente il calcio, almeno quello di oggi giorno, non lascia spazio ad un po' di umanità. Se alla Juventus non è stato concesso il rigore su presunto fallo di mano di Granqvist dall'arbitro Guida perché dubbioso sul da farsi (perché «non se l'è sentita») è pur vero che nel primo tempo l'arbitro non avrebbe concesso un rigore neppure al Genoa, pare abbastanza evidente. Ricordo che il Grifone sta lottando per non retrocedere in serie B. Non che occorra aiutarlo, questo non fa parte delle regole del calcio, ma lasciamogli godere un pareggio che con la Juventus è come se fosse stata una vittoria, lasciamogli godere un buon esordio del neo-allenatore Ballardini (che ha optato per una formazione coraggiosa), lasciamogli godere un po' di fortuna che ai rossoblù pare non arrivare mai e che a volte è quell'ingrediente necessario per permettere ad una squadra di rifarsi le ossa e di ritrovare del sano orgoglio indispensabile per poter continuare ad andare avanti con convinzione. Se poi vogliamo continuare a fare polemiche sulle sviste su falli evidenti (anche nel caso della Juve in passato), sul discorso moviola in campo si/moviola in campo no, allora parliamone. Ma le polemiche di corridoio lasciamole semmai alla Lega Pro, con tutto rispetto per la serie C e per le squadre minori. Per non parlare di arroganza anche verbale da bandire in toto o di polemiche sulla città di origine dell'arbitro. Presa in giro per il gioco del calcio che con la partita Juventus-Genoa invece ha visto un eroico Genoa in 10 per infortunio di Floro Flores.
In ogni caso, per il Genoa buferato e prossimo alla B, Ballardini arriva come salvatore della patria. Non che non sia contenta, sulle pagine de Il Giornale di Genova sono state spese molte parole anche discordanti riguardo la sua presenza poi inibita nella squadra rossoblù. Personalmente l'ho sempre sostenuto, un bravo allenatore, una brava persona, un buon carattere che ha avuto soltanto la sfortuna di rilevare il Genoa a giochi fatti, proprio come per Delneri. Mi direte, di solito un allenatore viene esonerato per essere poi sostituito nel momento di bisogno e di pericolo per una squadra, come sta avvenendo ora per il Genoa. Ma nel caso del Grifone, dell'amato Grifone, penso che si tratti più di una sorta di mercato del Suk che non di una amministrazione responsabile della squadra. Mi domando che bisogno ci fosse ad esempio di cambiare una marea di allenatori per poi ritornare a bomba con Ballardini. Come che bisogno ci fosse di vendere un grande Palacio che peraltro aveva portato la salvezza al Genoa lo scorso campionato. Un Palacio che avrebbe anche voluto restare al Genoa. In bocca al lupo allora Mister Ballardini, che la buona sorte ti assista! Grazie e affettuosi saluti rossoblù.



2 OMAGGIO A GARRONE
«Io, genoano, saluto

un grande uomo»
Prima di tutto da cittadino genovese grato per ciò che ha fatto per la città, poi da Consigliere Municipale del Centro Ovest a nome di tutto il Consiglio, che non so per quale motivo non l'ha fatto, poi da tifoso genoano, voglio porgere le condoglianze più sentite alla famiglia Garrone per la scomparsa di un grande uomo, Riccardo Garrone era così, era grande nella sua semplicità, non lesinava mai un sorriso né una carezza a un bambino che lo riconosceva magari a passeggio per galleria Mazzini, il suo sorriso voglio ricordare per sempre.
Davide Rossi
Capogruppo Lega Nord Municipio Centro Ovest
Coord. Prov. Giovani Padani

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