il derby dei lettori

2 Il dibattito stadio

Facciamo decidere

tutta la città

Sto seguendo con vivo interesse il costruttivo dibattito che si è sviluppato in questi giorni sul «nostro quotidiano», in merito alla possibilità di realizzare un nuovo stadio alla Foce. Come tu ben sai, ho già mostrato alcune perplessità su tale importante iniziativa in merito, soprattutto alla viabilità della zona e alla copertura finanziaria delle necessarie opere infrastrutturali.
Insieme agli amici Matteo Rosso, Gianni Plinio e Carlo Martelli, abbiamo pensato di organizzare un confronto con i cittadini affinché possano portare il loro contributo su quello che dovrebbe essere un progetto riguardante una preziosa «fetta» di territorio della nostra città, quella che va dal Porto Antico a Punta Vagno, su cui l'amministrazione attuale e quelle precedenti hanno fatto «non scelte» molto spesso in contraddittorio tra loro (soprelevata, tunnel subportuale, Fiera del mare, riparazioni navali).
Inizieremo con alcuni banchetti nei quartieri maggiormente interessati (Foce e Carignano); avremmo però, anche questa volta, bisogno del tuo aiuto per informare «gli amici del Giornale» di questa nostra nuova iniziativa che si concluderà il 4 giugno al Teatro Carignano.
2 Il toto-allenatore

Meglio puntare

sulla certezza «Balla»

Non è ancora terminato ufficialmente il campionato di serie A - anche se i giochi sono pressoché fatti per quasi tutte le squadre - che si fanno già pronostici sul toto-allenatore. Mi riferisco al Genoa ed al suo caso di un attuale duplice allenatore. Infatti, in questo momento i rossoblù vantano due mister: Delneri con contratto fino al 2014 e Ballardini con contratto in scadenza a fine giugno. Mi pare ovvio che la tifoseria e l'opinione pubblica si allarmino e cerchino di pilotare in qualche modo ogni decisione che verrà presa dalla società genoana.
Pare che il 75% dei genoani tifi per una proroga a Ballardini. E poi si fanno altri nomi, anche di sconosciuti ai più. Probabilmente una decisione è già stata presa come è possibile che per una serie di fattori le scelte siano state fatte a tavolino. Tuttavia, la logica indurrebbe puntare su una continuazione con Ballardini. Non che sia il migliore allenatore sulla piazza o il salvatore della patria. «Balla» si è semplicemente rivelato un buon allenatore, serio, affidabile, che è riuscito a ricompattare e ad amalgamare una squadra allo sfacelo e con tanti infortunati, un valido traghettatore che ha avuto la capacità di fare rimanere il Genoa in serie A quando sembrava oramai condannato alla B. Allora una domanda mi sembra lecita.

Il Genoa dovrà affrontare un altro campionato della massima serie e forse ancora più complesso di quello precedente, con squadre sempre più competitive che non possono permettersi di sbagliare su tanti fronti - anche sulla scelta dell'allenatore stesso.
Roberta Bartolini

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