Il dibattito in redazione

2 IL CASO

Tossiche le scarpe

low cost made in Cina

Segnalo quanto pubblicato mercoledì 8/6/2011 da «La Padania».
Nelle calzature made in China vendute in piazza Paolo Sarpi a Milano è stato rilevato un tasso di cromo esavalente, sostanza tossica, fino a dodici volte superiore al limite di legge (36,7 q pro chilo entro il 3 mg/kg tollerati).
Le scarpe in vendita sono «low cost» da 15 a 30 euro al paio.
Il problema era già stato sollevato sei anni fa da Rossano Soldini allora presidente dell’Anci (Associazione nazionale calzaturifici italiani), ma rimase inascoltato dell’allora ministro della Salute Livia Turco.
Il 22 per cento dei test eseguiti nel corso di un’indagine sulle calzature durata sei mesi rivelò la presenza di pentaclorofenolo, nichel, formaldeide (allora Storace era ministro della Salute).
Il governo poi cadde e non si presero provvedimenti.
Il successore di Storace, Livia Turco non mosse un dito.
Queste merci pericolose per la salute non dovevano entrare in Italia perciò sono necessari i test campioni alla dogana, eseguibili velocemente in 5 giorni.
Inoltre per chi merita sanzioni che tali sanzioni siano pesanti.
2 IN RIMA

Quella sberla

che può far bene
Con la vittoria di quei due
e il referendum trionfale
non c’è più il popolo bue
ora è intellettuale.
Dobbiam subire la lezione
basta essere protervi
avanti con l’opposizione
meglio liberi che servi.
Questa bella «tammurriata»
se la cantano tra loro
Rosy Bindi e L’Annunziata
Bersani, Vendola e Santoro.
Sì, abbiam preso quella sberla
il governo può affondare
ma è possibile che prenderla
sia anche stato salutare.
Antonio Urbano
2 CENTRI SOCIALI

Non dovremo dare loro

il mercato del pesce
Egregio Direttore Lussana, cosa aggiungere all’articolo (pubblicato domenica scorsa) di Ferruccio Repetti sui centri sociali morosi? Niente, se non la mia totale contrarietà ad affidare loro la struttura che attualmente ospita il Mercato del Pesce di Piazza Cavour.
Come più volte detto, è una pregevole struttura degli anni ’30 che prima di ospitare i centri sociali dovrà subire degli ammodernamenti e numerosi lavori di messa a norma con soldi pubblici (anche miei, visto che pago regolarmente le tasse) per vedere (come cittadino e soprattutto come Consigliere del Municipio) poi nuovamente le facciate imbrattate (da qualche parte viene chiamata libertà d’espressione) così come lo sono le facciate delle attuali loro sedi.
Non sono nettamente contrario al fatto che i centri sociali abbiano una sede ma, mi fa notevolmente incavolare il fatto che, nonostante tutte le agevolazioni (195 euro mensili di affitto) che hanno, sono morosi e si rendono protagonisti di ulteriori costi che per loro, tutti i cittadini, grazie a questa Sindaco e alla sua Giunta devono pagare.
Tempo fa, sempre su queste pagine, avevo pubblicamente chiesto, di valutare l’opportunità di trasferire il Municipio I Genova Centro Est in detta struttura, al posto della moschea (prima) e dei centri sociali (adesso).
Questa mia richiesta che approfitto a rilanciare, nasceva dal fatto che la scellerata scelta dell’attuale sede (via Polleri 11) costa ai cittadini tutti (da Voltri a Nervi) circa 40 mila euro di canone all’anno per una struttura che oltre ad avere un bagno senza finestra (fuori da ogni norma), ha anche spazi angusti che non permettono il regolare svolgimento dei lavori del Municipio; basti pensare che il Consiglio – 24 Consiglieri – si deve riunire di sera nei locali di Villa Piaggio per mancanza di spazio nella sede di via Polleri.
Direttore, anche a nome dei cittadini contrari ad allocare i centri sociali all’interno del Mercato del Pesce, Le chiedo, di valutare la promozione di qualche iniziativa (penso ai tagliandi che ha ideato per la raccolta firme per la pulizia dei muri) che dia voce ai cittadini e permetta loro di diventare anche protagonisti per le scelte che, gli attuali «gestori» di Palazzo Tursi, credono di poter fare sul territorio del Municipio I Centro Est senza averli consultati.


Consideri già la presente quale mia firma ad una Sua eventuale petizione dal titolo «Trasferiamo il Municipio I Genova Centro Est nei locali dell’attuale Mercato del Pesce».
Vincenzo Falcone
Capogruppo Alleanza Nazionale
Municipio

Genova Centro Est

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